E' scomparso Vittorio Ferri, ex pugile e tecnico. Nel 1975 sfiorò il titolo italiano dei “Piuma”

Vittorio Ferri
RIETI - Non gli andò giù. Mai. Qiuella sconfitta per il titolo italiano dei pesi piuma subita sul ring del Cinema Moderno 46 anni fa. Era il 1975 e Vittorio Ferri,...

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RIETI - Non gli andò giù. Mai. Qiuella sconfitta per il titolo italiano dei pesi piuma subita sul ring del Cinema Moderno 46 anni fa. Era il 1975 e Vittorio Ferri, scomparso all'età di 70 anni, lo etichettava come un'ingiustizia ogni volta quel ko per ferita subito da Elio Cotena. «Mancavano 10 secondi al termine, ero in vantaggio e l'arbitro ha interrotto il match. Uno scandalo». Fu l'ultimo combattimento, a 24 anni. Poi solo boxe a bordo ring e la grande determinazione di mettere su una scuderia, per lanciare i giovani. Una vita dedicata a loro mettendo a disposizione professionalità, esperienza e soprattutto passione. Quella maturata alla fine degli anni '60 quando la boxe nel capoluogo si faceva nella palestra della stazione, vicino all'ex bascula, sotto la guida dell'indimenticato maestro Umberto Santini.

«Erano altri tempi - ricordava Ferri - il giorno si lavorava e la sera a grondare sudore al sacco e tra le corde. Poi, morto Santini, la boxe è andata via via scomparendo. Non posso credere che una terra dove è nato e cresciuto un campionissimo come Paolo Rosi, che ha visto affermarsi nel mondo pugili come Minissale o Ciancarelli, che ha tradizioni e radici forti nella boxe, abbia del tutto dimenticato una disciplina sportiva, così nobile e genuina. Io non mi arrendo».

A tenerla in vita è stato proprio l'impegno di Vittorio Ferri. Da sempre in prima linea per trovare spazi per praticare la boxe. Storiche le sue battaglie per garantire una palestra ai giovani pugili. Nel '98 portò a sfiorare il titolo italiano dei pesi Welter Michele Orlando, palermitano che diventò reatino d'adozione alla fine degli anni novanta.

Era il tempo delle riunioni pugilistiche organizzate al PalaLeoni dalla polisportiva Centro Italia '98 settore pugilato di Enrico Romanella, per tenere viva in città la voglia di boxe. Quella voglia trasmessa al figlio David, classe '86, divenuto poi un buon pugile dilettante. Quella voglia tenuta in vita nella palestra "Santini" in via San Francesco, dove Vittorio Ferri con l'Asd Pugilato Rieti ha continuato a trasmettere tutta la sua esperienza ai giovani che si sono avvicinati a questa disciplina sportiva.

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Il Messaggero