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RIETI - Si è spenta ieri all’Ospedale De lellis di Rieti, Maria Moroni di Cantalupo. Aveva 98 anni e fu tra le prime esponenti politiche donne della Sabina. Attivissima nella Democrazia Cristiana ricoprì anche incarichi in Comune.
Il ricordo di sindaco e Pro loco
Il sindaco Paolo Rinalduzzi sul sito del Comune esprime cordoglio. “Il sindaco, l'amministrazione comunale e tutti i dipendenti, esprimono il loro cordoglio per la scomparsa della cara Maria Moroni. Tra le prime esponenti politiche donne del territorio, sin dagli ultimi anni 60, fu Consigliera Comunale e Segretaria della Democrazia Cristiana. Alla sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze”.
Un ricordo è arrivato anche dalla Pro loco di Cantalupo “La morte non è la fine della vita, è l’inizio di un viaggio eterno. Ciao Maria Moroni”.
L'amica Giuliana Mazzoli
A tratteggiare la figura della donna e della politica, l’amica di sempre e militante per decenni nelle fila della Dc insieme a Maria Moroni , Giuliana Mazzoli di Poggio Mirteto.
“Chi era Maria Moroni ? – scrive nel suo ricordo Giuliana Mazzoli- la conoscevano tutti nel nostro comprensorio sabino quale gestore di una pompa di benzina al centro del paese. E' rimasta imperterrita nella sua cabina fino a tardissima età con il caldo d'estate e il freddo d'inverno. Non si era mai sposata ed è sempre rimasta legata alla sua famiglia di origine. La pompa di benzina era la cabina di regia di tutta la sua socialità, popolarità e attività' politica. il mio ricordo affettuoso è legato soprattutto alla nostra attività politica e amministrativa. Maria è stata una democristiana "doc" testimonianza di una politica con la P maiuscola in un periodo nel quale il nostro partito la D.C.E' stata a lungo consigliere di minoranza del Comune di Cantalupo e ha portato avanti tantissime battaglie a favore dei cittadini. Amava i suoi concittadini e cercava di prodigarsi per tutti quelli che le chiedevano aiuto. Non dimenticherò mai le sue campagne elettorali per la D.C. Una volta ha avuto anche un incidente che però non l'ha fermata. I suoi scontri con la maggioranza politica del Comune erano un pò alla "Peppone e don Camillo" si scontravano e si ritrovavano insieme per il bene della gente. Ci viziava con i suoi specialissimi dolci e vino che secondo lei era buono solo quello di Cantalupo. Nel giorno dedicato alle donne, abbiamo perso una donna di altri tempi, una "guerriera" una che non si è lasciata mai abbattere”.
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Il Messaggero