Montopoli di Sabina fa marcia indietro e resta nell'Unione dei Comuni "bassa Sabina"

Montopoli
RIETI - Il Comune di Montopoli di Sabina resta nell’Unione dei Comuni “Bassa Sabina”, auspicando che migliorino situazioni e servizi resi ai cittadini. È...

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RIETI - Il Comune di Montopoli di Sabina resta nell’Unione dei Comuni “Bassa Sabina”, auspicando che migliorino situazioni e servizi resi ai cittadini. È quanto emerge dalla delibera votata all’unanimità dei presenti nell’ultimo consiglio comunale.

Il percorso. Il ripensamento, con la marcia indietro culminata con la revoca da parte dell’assise civica montopolese, presieduta dal sindaco Andrea Fiori (nella foto), di quanto deliberato sei mesi prima, è dovuto a una serie di «intervenute difficoltà oggettive e organizzative» da parte del Comune nel riorganizzare alcuni servizi per cui, appellandosi alla possibilità di revocare l’atto con cui era stato deciso il recesso dall’Unione, qualora fossero emerse oggettive impossibilità a portare a compimento il percorso di fuoriuscita, entro dicembre 2023, si sarebbe dovuto votare per una revoca della delibera del giugno precedente.
Così è stato, pertanto Montopoli resta nell’Unione dei Comuni “Bassa Sabina” insieme a Poggio Mirteto, Cantalupo, Forano, Tarano e Salisano. Dopo che il Comune di Montopoli, anche in quel caso all’unanimità, aveva votato il recesso dall’Unione, era partita la fase di ricerca di forme alternative di gestione associata dei servizi, compresi quelli di polizia locale e messi notificatori, sportello unico per le attività produttive, servizio gestione biblioteche. A causa di intervenute difficoltà oggettive e organizzative e visto il poco tempo a disposizione rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2023, il consiglio ha deciso di restare nell’Unione.

Le motivazioni. Il sopraggiungere di condizioni che non hanno permesso diverse forme di gestione associata di taluni servizi o affidamenti esterni di altri servizi, malgrado si sia provato a cercare, hanno indotto l’amministrazione montopolese a rivedere le proprie posizioni. L’Unione Bassa Sabina è la prima nata nel centro-sud Italia e attualmente è la più grande come territorio e come numero di abitanti nel Reatino, con un bacino di persone che sfiora le 20mila unità.

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Il Messaggero