Il crack in Comune a Montopoli, arresti per l’ex dirigente

Montopoli
RIETI - Notificato l’ordine di carcerazione a Gino Giannini, ex responsabile del settore economico e finanziario del Comune di Montopoli, condannato per falso e peculato a 4...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Notificato l’ordine di carcerazione a Gino Giannini, ex responsabile del settore economico e finanziario del Comune di Montopoli, condannato per falso e peculato a 4 anni e due mesi di reclusione perché ritenuto colpevole, insieme alla collega ed ex dipendente del Comune, Rosalba Gaetani (condannata a 2 anni e 6 mesi), del maxi ammanco nelle casse comunali. Giannini, dal 4 giugno è ricoverato presso l’ospedale de’ Lellis per una crisi ipertensiva e da quando i carabinieri gli hanno notificato il provvedimento emesso dalla Procura generale è piantonato 24 ore su 24 dalle forze dell’ordine. Successivamente alla notifica, il difensore di Giannini, l’avvocato Cristiano Euforbio, ha presentato ricorso presso il Tribunale di Sorveglianza di Viterbo chiedendo, per il suo assistito, la possibilità di accedere a misure alternative alla detenzione in carcere. Tra queste c’è l’affidamento ai servizi sociali, ma anche gli arresti domiciliari, provvedimento che scatta in situazioni particolari come l’età superiore ai 60 anni del condannato e la presenza di gravi malattie. 


Sul ricorso della difesa di Giannini e sull’attuazione di eventuali pene diverse dal carcere si pronuncerà prossimamente il Tribunale di Sorveglianza, nel frattempo l’ex ragioniere resta piantonato nel nosocomio reatino. Con la pronuncia del 3 giugno della Corte suprema di Cassazione che ha ritenuto inammissibili i ricorsi presentati dai due dipendenti infedeli, per il Comune di Montopoli di Sabina, difeso dall’avvocato Antonella Aguzzi, è arrivata la parola fine, almeno dal punto di vista penale, su una vicenda che si protrae da 10 anni. Ora si dovrà capire se i risarcimenti imputati ai condannati si materializzeranno nelle casse dell’Ente. In sede penale è stato stabilito che la somma da restituire al Comune è di 943 mila euro (714 mila euro a carico dell’ex ragioniere, e 228 mila euro, in solido da entrambi). Ma il danno complessivo, che sarà quantificato in sede civile, si attende ancora maggiore.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero