Rieti, i piccoli della materna Maraini in visita al “Faggio di San Francesco” Accompagnati dalla Forestale

Rieti, i piccoli della materna Maraini in visita al “Faggio di San Francesco” Accompagnati dalla Forestale
RIVODUTRI - Alle 9 di questa mattina, i bambini della scuola dell’infanzia Maraini, unitamente ai genitori, sono partiti alla volta del “Faggio di San Francesco” in...

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RIVODUTRI - Alle 9 di questa mattina, i bambini della scuola dell’infanzia Maraini, unitamente ai genitori, sono partiti alla volta del “Faggio di San Francesco” in località “Cepparo” di Rivodutri. La regia è stata, come di consuetudine curata dalle Suore Francescane che gestiscono la Materna, con la immancabile collaborazione del Comando provinciale della Forestale, che da sempre collabora nella didattica ambientale durante l’anno scolastico.




Grazie alle migliorate condizioni meteorologiche, dal sapore ormai autunnale, è stato possibile, per questi giovanissimi, di entusiasmarsi davanti allo spettacolo offerto dal bosco che ospita il famoso “Faggio di San Francesco”.Qui bimbi, ma anche i genitori, non hanno perso una sola parola delle spiegazioni fornite dall’ispettore Paolo Murino e dall’assistente Giuseppe Trinetta, su come il faggio si sia modificato nella sua struttura per diventare quasi un ombrello al fine di riparare il “Poverello di Assisi” sorpreso dal temporale sui monti di Rivodutri.



Ma anche storie di altri alberi, funghi, animali e , perché no, anche “folletti” che popolano il bosco. Il tutto senza trascurare gli aspetti legati alla rispetto e alla tutela dell’ambiente. Suor Patrizia e suor Kristina per contro, hanno sapientemente inserito nei discorsi la figura di San Francesco e del suo rapporto con il creato.



La mattinata è proseguita con la visita alle sorgenti del Santa Susanna e dell’adiacente mulino acqua, è coinvolgente vedere un bene prezioso come l’acqua sgorgare dal terreno formando decine e decine di bolle nel laghetto che costituisce la risorgiva. I forestali hanno spiegato il “fenomeno” ai bimbi, ovviamente con parole semplici ed esempio, raccontando anche che in molte parti del mondo l’acqua è il bene più prezioso, perche senza non si può vivere e che non sempre l’acqua disponibile è pura e limpida come quella delle sorgenti del Santa Susanna.



Immancabili le domande sui cigni presenti nel laghetto che attraggono come una calamita l’attenzione di tutti, anche dei grandi. Dopo una merita colazione all’aria aperta è arrivato il momento di rientrare a scuola e di salutare, momentaneamente i Forestali, si perchè l’attività di educazione ambientale è appena iniziata e proseguirà per tutto l’anno scolastico 2015-2016. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero