Rieti, lottizzazioni e De Santis: gli intrecci dell'assessore

Rieti, lottizzazioni e De Santis: gli intrecci dell'assessore
RIETI - Dal (poco) glorioso passato delle «167» e delle lottizzazioni massicce, a Campoloniano rispuntano nuovi lotti e vecchie conoscenze. I lotti destinati alla...

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RIETI - Dal (poco) glorioso passato delle «167» e delle lottizzazioni massicce, a Campoloniano rispuntano nuovi lotti e vecchie conoscenze. I lotti destinati alla realizzazione di «alloggi economici e popolari» sono il 2A (1.883 mq) e il 5 (868 mq), in zona Campoloniano B; le vecchie conoscenze sono Oreste De Santis, ora non più nella sola veste di costruttore ma anche di assessore comunale, con delega al Personale.


URBANISTICA: L'ALBO PRETORIO
Per questo la comparsa sull’albo pretorio della determina del settore Urbanistica che delimita i lotti di proprietà comunale e ne autorizza la concessione in diritto di superficie all’impresa dell’assessore ha destato sussulti e polemiche specie nel centrosinistra. Ma la determina di questi giorni dà attuazione a una delibera della giunta Petrangeli del maggio scorso: delibera nella quale l’amministrazione di centrosinistra decise l’assegnazione dei lotti in questione in sostituzione di altri lotti avuti da De Santis nel 2009 a Chiesa Nuova e successivamente a Campoloniano C. Lotti divenuti inedificabili, il primo per alto rischio idrogeologico, il secondo per la sussistenza di un vincolo idrogeologico.

Una semplice operazione di compensazione tra aree ex 167, a cui è seguita anche la compensazione degli oneri concessori: De Santis, avendo già pagato 277mila euro, dovrà versare una differenza di 2.275 euro per avere quelle di Campoloniano.

IL FILONE COLLE PUZZARO
Questa nuova tranche di «167» a Campoloniano non è l’unico filone che riguarda De Santis: l’imprenditore è da anni in pool position per la lottizzazione (pregiata) di Colle Puzzaro. Per questo all’atto della formazione della giunta sembrò che dovesse restare fuori, per fugare ogni sospetto di conflitto di interesse. Poi De Santis il suo posto lo ha avuto, e questo, si disse, per il suo ruolo di grande finanziatore della campagna elettorale del centrodestra Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero