RIETI - I «docenti del liceo Classico Varrone» - le virgolette sono d’obbligo - salgono in cattedra e dall’ufficio stampa della preside Lidia Nobili...
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«Il liceo Classico è una scuola che interessa solo il sei per cento degli studenti italiani. Questo per motivi lapalissiani che affondano nei cambiamenti culturali e antropologici della società contemporanea - ammaestrano «i docenti» - L’accorpamento con altri indirizzi non può snaturare il carattere e le finalità del liceo Classico e comunque lo spezzatino è un piatto assolutamente gustoso, perfettamente in linea con la logica di inculturazione del liceo Classico. A chi la matematica e la statistica le conosce bene, dovrebbe essere facile vedere che, i numeri degli iscritti al liceo Classico di Rieti, sono perfettamente in linea con il dato nazionale. Anzi, sono leggermente più favorevoli».
E allora, incalzano «i docenti», perché «denigrare l’istituzione scolastica? La scuola non è di qualcuno in particolare. La scuola è un’istituzione democratica collettiva dove si lavora e ci si impegna per formare le future generazioni di cittadini. Il Palazzo degli Studi non sarà il primo polo scolastico della città. Lo è già, dal 1926. Il liceo Varrone appartiene alla storia di questa città e i cittadini di Rieti dovrebbero esserne gelosi custodi».
Nella sapiente lezione dei «docenti» - per fortuna inviata anche all’ufficio stampa della dirigente scolastica Lidia Nobili - non manca un riferimento ad uno degli alunni più illustri del Varrone, quell’Indro Montanelli di cui una frase su tutte è rimasta agli annali. Comparve sul Giornale nel 1976, in odio al Pci di Berlinguer. «Turatevi il naso ma votate Dc». «Docenti» del Varrone, sommessamente: turatevi occhi, naso e orecchi e tenetevi Lidia Nobili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero