Rieti, il Liceo delle Scienze Umane alla manifestazione "Storie di polli" per ricordare gli insegnanti di una volta

Rieti, il Liceo delle Scienze Umane alla manifestazione "Storie di polli" per ricordare gli insegnanti di una volta
RIETI - Hanno cercato nei cassetti dei vecchi mobili di casa, nelle cantine e nelle soffitte, hanno chiesto ai nonni e ai genitori, si sono recati nei laboratori dell'Istituto...

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RIETI - Hanno cercato nei cassetti dei vecchi mobili di casa, nelle cantine e nelle soffitte, hanno chiesto ai nonni e ai genitori, si sono recati nei laboratori dell'Istituto Magistrale di Rieti è hanno fatto un'attenta ricerca sia nella biblioteca della scuola che osservando e analizzando dei film ambientati nei primi anni del Novecento, il tutto per prepararsi al meglio e con entusiasmo alla manifestazione "Storia di polli".


È con questo entusiasmo che gli alunni della 3C del Liceo delle Scienze Umane, coordinati dalle professoresse Cristina Meloni e Antonella Berardi, hanno indossato vestiti d'epoca, portato cartine geografiche, quaderni, volumi e attrezzi di laboratorio, addirittura un banco con tanto di pennino e inchiostro di china, risalenti ai primi decenni del XX secolo, in modo da trasmettere, ai visitatori della bella manifestazione, Storie di polli, organizzata la mattina del 12 ottobre in una parte del centro storico di Rieti, lo spirito di un'epoca lontana.

Gli studenti hanno impersonato il bidello, l'insegnante, gli "scolari", tutti vestiti come un tempo, pronti per trasmettere la passione del mestiere dell'insegnante con l'aiuto del materiale originale. Tanti i bambini in fila, desiderosi di scrivere con il pennino, oppure di usare il "pupazzo" di legno riproducente le fattezze umane. Grande il loro stupore quando, guardando dentro un vecchio attrezzo di latta, simile ad un binocolo, hanno potuto vedere un'immagine in 3D senza l'ausilio degli effetti speciali digitali, osservando due fotografie, poste una accanto all'altra, scattate con un'angolatura lievemente differente.


L'occasione ha permesso sia ai bambini di sperimentare e apprezzare tutto il valore di vecchi ma sempre funzionali oggetti didattici, come l'abaco, che, da parte degli alunni del Liceo delle Scienze Umane, cogliere ancora di più la bellezza e il fascino del mestiere dell'insegnante, entrando in contatto con del prezioso materiale, gelosamente custodito dal Liceo EPN, che ha caratterizzato la storia e l'evoluzione della professione docente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero