Manifestazione in piazza Vittorio Emanuele a sostegno della “Legge Zan“

Manifestazione in piazza Vittorio Emanuele a sostegno della “Legge Zan“
RIETI - Sabato 15 maggio alle 16:30 anche Rieti avrà «la sua piazza in difesa dei diritti, a sostegno della legge contro omotransfobia, misoginia e...

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RIETI - Sabato 15 maggio alle 16:30 anche Rieti avrà «la sua piazza in difesa dei diritti, a sostegno della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo.“Legge Zan e molto di più: #NonUnPassoIndietro”; è questo il nome della campagna di mobilitazione a livello nazionale, scelto per sostenere il disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, e protestare contro i continui ritardi della sua calendarizzazione in Senato».

La manifestazione si svolgerà in contemporanea nelle piazze di numerose città italiane (l’elenco completo è sul sito https://leggezanemoltodipiu.nonunpassoindietro.it/le-piazze/). Tra queste anche il nostro capoluogo, con Rieti LGBT+ Associazione Arcigay che aderisce alla campagna e presidierà piazza Vittorio Emanuele II.

«Il disegno di legge è fermo al Senato e non procede - dichiara Domenico Di Cesare, presidente dell’associazione reatina - Non possiamo abbassare la guardia sulle discriminazioni e sul linguaggio d’odio che colpisce donne, persone LGBT+ e con disabilità; questa è una legge che non impedisce la libertà di espressione ma che previene il fenomeno della violenza per orientamento sessuale, identità di genere, sesso e disabilità, non solo con l’introduzione di specifiche aggravanti ma anche attraverso la formazione e l’informazione delle persone. Una legge di civiltà presente in molti Paesi europei e da molto tempo. Non c’è più tempo da perdere: approviamola subito».

«Alla manifestazione sono invitate tutte le persone, le associazioni e le realtà del territorio che hanno a cuore la tutela dei diritti; all’evento hanno già aderito: ARCI, ESC ARCI, La Leggera, SìAmo Rieti, Rieti Città Futura, Rete Studenti Medi, Rieti Respira Africa. La manifestazione verrà svolta nel pieno rispetto delle normative Covid».

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Il Messaggero