Leonessa, la storica pasticceria compie mezzo secolo

La pasticceria Battilocchi di Leonessa
RIETI - «La soddisfazione più grande? Quando ci dicono che hanno cresciuto figli e nipoti con i nostri biscotti». La famiglia Battilocchi di Leonessa si prepara...

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RIETI - «La soddisfazione più grande? Quando ci dicono che hanno cresciuto figli e nipoti con i nostri biscotti». La famiglia Battilocchi di Leonessa si prepara alla festa per i cinquant’anni di attività della pasticceria di famiglia e i tanti ricordi affiorano come il profumo delle brioches appena sfornate.

Il racconto. «Papà Umberto lavorava in un pasticceria di Roma - racconta la figlia Cristina - poi decise di tornare al suo paese di origine, e di aprire lì un’attività tutta sua». La serranda della pasticceria Battilocchi di Leonessa si alzò per la prima volta il 9 novembre 1973 - mezzo secolo fa - al civico numero 55 di corso San Giuseppe. «Ad aiutare papà c’era mia madre Sandra, io e mio fratello Emilio siamo cresciuti tra pasticcini e torte, aiutando come potevamo. Rifornivamo le zone limitrofe, abbiamo lavorato tanto, con il grosso spirito di sacrificio che le gestioni artigianali richiedono».
Oggi, la pasticceria Battilocchi di Leonessa è quasi un’istituzione: non solo dolci e caffetteria, ma anche un luogo di incontro e di aggregazione, diventato un punto di ritrovo immancabile per due chiacchiere davanti a un caffè. «Nel 1984 abbiamo cambiato sede - aggiunge Cristina - ci siamo trasferiti al civico 40, nel 1988 invece abbiamo aperto il bar. Oggi nella gestione siamo io, mio fratello e mio marito Massimo, ma dobbiamo dire grazie al prezioso apporto di tutti i collaboratori, attuali e passati, siamo un gruppo molto affiatato. E poi, naturalmente, c’è ancora mamma: nonostante sia ormai anziana, per lei l’attività di famiglia equivale alla vita».

La produzione. Difficile scegliere tra tanti dolci e specialità artigianali, ma il prodotto più gettonato della pasticceria rimane la crostata di ricotta e cioccolato: «È il nostro cavallo di battaglia - ricorda Cristina - l’apprezzano non solo per l’alta qualità delle materie prime e della pasta, ma soprattutto per la farcitura bella ricca, in cui non siamo mai avari».
I prodotti per cui la pasticceria Battilocchi è conosciuta in tutto il Lazio sono molti, dai cornetti ai biscotti, dal gelato alle torte, fino al dolce dedicato a San Giuseppe, inventato dal devoto papà Umberto, realizzato con la farina di fave e il farro di Leonessa. A seconda delle circostanze e delle festività, spuntano anche tante sperimentazioni, come i dolci di patate nel periodo della famosa sagra di ottobre, che richiama ogni anno migliaia di visitatori a Leonessa. «Cerchiamo di mantenere le stesse dosi che ci ha insegnato papà, l’evoluzione ci porta a seguire aspetti anche estetici contemporanei, ma seppur con piccole modifiche la pasticceria rimane la stessa, con la qualità al primo posto. Ce la mettiamo tutta per mantenere un livello alto e un ambiente curato, tanto che negli anni abbiamo ristrutturato diverse volte, l’ultima nello scorso maggio».

La clientela. Tantissimi i clienti abituali, molti dei quali residenti fuori Leonessa: «Ce ne sono molti che arrivano solo per qualche fine settimana, ci chiamano prima per sapere se siamo aperti, altrimenti sono addirittura disposti a spostare il giorno del loro arrivo - sottolinea Critina. - Questo affetto ci gratifica molto».


Apprezzamento anche da qualche cliente celebre, come attori o cantanti che hanno una seconda casa nei dintorni. Cristina ricorda quando arrivò Paolo Villaggio per girare un film e lodò i dolci, oppure i ricordi legati a un Gigi Proietti molto giovane che frequentava i luoghi d’origine della madre, nativa della frazione San Clemente. Ma ora è tempo di pensare alla festa: oggi, a partire dalle 17, ci si ritroverà in pasticceria con tutta la clientela, per celebrare insieme mezzo secolo di dolci bontà nel cuore di Leonessa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero