Rieti, Pd: per le elezioni regionali oltre a Refrigeri ipotesi Ranalli o Mezzetti

Elezioni regionali
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RIETI - Oggi, a Roma, la direzione regionale del Pd che, al 99%, investirà l’assessore uscente Alessio d’Amato quale candidato governatore del Lazio. Non è escluso, tuttavia, che ci siano le primarie di coalizione. Una situazione che si riverbererà sul territorio reatino, dove i dem sono in attesa di capire chi candidare alla Pisana, soprattutto nell’ipotesi che il consigliere uscente, Fabio Refrigeri, dovesse fare un passo indietro. 


«Refrigeri - dice la segretaria provinciale, Veronica Diamilla - si è messo a disposizione del partito. Vista la fase anche a livello nazionale, stiamo facendo i dovuti passaggi». Nei giorni scorsi è stata riunita l’assemblea degli amministratori dem e poi quella dei segretari dei circoli sul territorio. Prossimamente sarà convocata la direzione provinciale. «Dovrà essere il partito a decidere - prosegue Diamilla. - Tutti danno un ottimo giudizio sul lavoro di questi anni di Refrigeri, tuttavia siamo in una condizione in cui si chiede il rinnovamento. Sono dell’opinione che il rinnovamento non dovrebbe essere chiesto per partito preso, perché ce lo chiede la fase storica. Il rinnovamento va valutato qualora il partito decida di fare un’altra scelta. Al momento, mi sembra che ci sia un’ottima risposta sulla ricandidatura di Fabio. Noi siamo un partito complicato, ma anche molto democratico».

Diamilla garantisce che non sarà solo la direzione provinciale a decidere chi sarà il candidato, ma tutto il partito. A tutti i livelli. «Perché una volta presa la decisione - sottolinea - tutti si devono rimboccare le maniche sul territorio. E nessuno potrà dire “è il candidato del segretario”». Insomma, per capire chi saranno i due candidati della lista dem (la legge elettorale regionale prevede che siano un uomo e una donna), bisogna attendere qualche giorno. Ma se sulla quota rosa ancora non trapela nulla, per il candidato uomo - oltre a quello di Refrigeri - iniziano a circolare altri nomi, come quello del sindaco di Cittaducale, Leonardo Ranalli e dell’ex capogruppo in consiglio comunale, Alessandro Mezzetti. «Non manchiamo di classe dirigente», chiosa Diamilla.

 

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Il Messaggero