RIETI - Come di consueto, il “Premio letterario Città di Rieti” coinvolge le scuole con il progetto “Adotta un libro”. Per questo la quarta A del...
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La storia, ambientata a Napoli durante la seconda guerra mondiale, ruota intorno alla protagonista Carolina, donna forte, coraggiosa, determinata a tutto pur di salvaguardare la famiglia e garantire ad essa un vitto adeguato. Capace di trovare soluzioni di volta in volta diverse, è anche dotata di grande umanità verso le persone che le ruotano intorno.
Ecco perché i ragazzi della quarta A hanno trovato molte analogie tra l’eroina e il principe machiavellico, la cui virtù sta nella capacità di intuizione, di soluzione, di pragmatismo, e duttilità finalizzate a rafforzare lo stato.
La differenza tra i due personaggi consiste però, dicono i ragazzi, nella pietas che Carolina mostra e che la rende un personaggio generoso, altruista, comprensivo dei drammi altrui, che siano la perdita del lavoro o della casa o di un figlio.
Carolina, hanno detto i ragazzi, è il perfetto prototipo di tutte le donne forti e coraggiose che in guerra da sole pensarono alle proprie famiglie, ma anche è esempio di una recente letteratura che, come d’altra parte anche il cinema, pone il riflettore su figure femminili protagoniste indiscusse della storia pubblica o privata.
La scrittrice è rimasta molto colpita dall’approfondimento effettuato dai ragazzi e si è complimentata con i due relatori, Emiliano Santori e Sofia Braconi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero