Il giallo delle felpe sparite allo Jucci: «Mai successa una cosa simile». Il rimpallo di responsabilità

Il giallo delle felpe sparite allo Jucci: «Mai successa una cosa simile». Il rimpallo di responsabilità
RIETI - Un piccolo, “felpato” giallo al liceo Scientifico “Carlo Jucci”. Solleva la questione che sta facendo discutere una larga parte di città il...

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RIETI - Un piccolo, “felpato” giallo al liceo Scientifico “Carlo Jucci”. Solleva la questione che sta facendo discutere una larga parte di città il genitore di un alunno, denunciando una spiacevole situazione che interessa alcuni studenti della scuola, con ricadute economiche sulle relative famiglie. A seguito degli ordini effettuati dai ragazzi per la richiesta di felpe “logate” del liceo, al costo di circa venti euro ciascuna a seconda del modello, un rappresentante d’istituto ha comunicato ai rappresentanti di classe che i capi di abbigliamento, raccolti in alcuni scatoloni e dunque già pagati, erano andati persi. Di fatto, le circostanze della misteriosa sparizione appaiono ad oggi indefinite e difficilmente spiegabili. «Nessuno vuole assumersi la responsabilità», commenta il genitore, e di conseguenza nessuno intende risarcire per colpe non proprie un danno che a quanto pare arriva a circa ottocento euro se non oltre. 


La ricostruzione
Interpellato sulla vicenda, Marco, il rappresentante d’istituto coinvolto, riferisce di aver lasciato i quattro scatoloni pieni zeppi con le felpe nei locali del liceo, ma di averlo precedentemente comunicato ad un collaboratore della scuola: «Li ho lasciati nei giorni dell’assemblea svolta prima del 25 aprile, per poi distribuire le felpe ai ragazzi di ritorno dal ponte, dopo il primo maggio. Il collaboratore mi ha assicurato che li avrebbero custoditi al sicuro a scuola, dunque la responsabilità non è certo mia», conclude il ragazzo. 
Di fatto, giovedì 2 maggio buona parte delle felpe ancora da consegnare agli studenti non erano più al loro posto.

La dirigente scolastica professoressa Paola Testa afferma di aver saputo della questione a cose fatte, avvertita direttamente dal rappresentante d’istituto: «Mai accaduta prima una cosa del genere, e sono anni che i ragazzi propongono autonomamente l’acquisto e l’ordine delle felpe. Inutile dire che sono sinceramente dispiaciuta nonché sorpresa per l’accaduto, ho detto al ragazzo che se fosse venuto da me prima di lasciare gli scatoloni gli avrei certamente consigliato di depositarli nello stanzino chiuso a chiave, anche perché la palestra dove sarebbero stati posizionati non è ad uso esclusivo della scuola, ma è concessa anche ad alcune società dilettantistiche per le loro attività sportive».

Inoltre, la preside precisa che da una prima ricognizione fatta col personale scolastico, nessuno dei collaboratori conferma l’accaduto, dunque nessuno conferma di aver assicurato la supervisione in sicurezza dei capi di abbigliamento al ragazzo che li ha lasciati in palestra. 


Insomma, un po' di malumore - per usare un eufemismo - e niente felpe con il logo del liceo scientifico “Carlo Jucci” per i ragazzi dell’istituto a ridosso del fiume Velino. Probabilmente, un errore di comunicazione alla base del malinteso, a cui si cerca in queste ore di trovare la soluzione. Intanto, il rappresentante d’istituto ha comunicato ai compagni di voler risarcire il danno di tasca propria, seppur negando ogni tipo di responsabilità personale sul furto delle felpe.
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Il Messaggero