E' scomparso John Fultz, forte rivale nelle partite della Brina e legato a Rieti dall’amicizia con Bob Lauriski

John Fulz
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RIETI - John Fultz, una delle leggende del basket italiano degli anni ‘70 è scomparso ieri all’età di 75 anni. Soprannominato “Cochise” per la fascia con cui tratteneva la lunga capigliatura che lo faceva somigliare al grande capo degli Apache, fu anche avversario della Amg Sebastiani Basket Brina nel 1973-74 alla prima stagione in serie A, quando disputò l’ultimo campionato nella Virtus Bologna allenata da Dan Peterson.

Giunto in Italia nel 1970 all’Ignis Varese come straniero in Coppa dei Campioni al fianco di Manuel Raga, pur essendo un fortissimo tiratore Fultz dovette poi fare posto a “sua Maestà” Bob Morse, andando a disputare 3 campionati a Bologna per poi giocare in Svizzera, tornare in Italia in A2 nel 1978-79 a Pordenone e quindi concludere la carriera in Portogallo a Lisbona.

Fultz, oltre che per le sfide contro la Brina, era legato a Rieti dall’amicizia con Bob Lauriski e a un altro paio di nostri concittadini Legame proseguito anche dopo il ritiro, essendo rimasto in Italia dopo il matrimonio per allenare brevemente e poi insegnare inglese a Napoli, dove viveva da anni. Suo figlio Robert, ritiratosi dal basket la scorsa stagione, è famoso a Rieti per aver “graziato” la Nuova Sebastiani il 22 aprile 2007 a Pesaro, quando fallì a un secondo dalla fine del supplementare la tripla del sorpasso che spalancò le porte della serie A alla squadra allenata da Lino Lardo.

Inaspettatamente Fultz apparve a Rieti a novembre 2005, quando Julius Erving fu chiamato per commemorare l’amico Willie Sojourner, dal momento che ai tempi dell’università a Rhode Island, dal 1967 al 1970, l’ex Virtus Bologna fu il capocannoniere della conference nientemeno che davanti a “Doctor J”, il quale militava nella Massachusetts University, cogliendo così l’occasione per salutare l’ex rivale, nonché amico.

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Il Messaggero