Rieti, un'altra frazione senza rete: impossibile connettersi

Rete Internet (Archivio)
RIETI - Il problema è quello che, da anni, riguarda numerose zone della provincia reatina, servite a singhiozzo o addirittura per nulla dalla possibilità di...

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RIETI - Il problema è quello che, da anni, riguarda numerose zone della provincia reatina, servite a singhiozzo o addirittura per nulla dalla possibilità di connettersi a internet o effettuare una chiamata. In diversi casi si tratta delle cosiddette “aree bianche” o a fallimento di mercato, ovvero quei luoghi (per lo più si tratta di aree montane) che i gestori della telefonia giudicano economicamente meno remunerativi, perché difficili da cablare – vista la morfologia del territorio – e a favore di una fascia di persone sì bisognose, ma non certo in un numero paragonabile a quelle di un capoluogo di provincia o di una grande città. 


Molto più spesso, invece, le zone della provincia reatina dove si registrano difficoltà sfiancanti nel connettersi a internet o nel telefonare sono già servite ma, per cause spesso tecniche, è come se non lo fossero: un tema sul quale anche la Prefettura di Rieti aveva garantito, già da quest’estate, di aver avviato un tavolo intorno al quale riunire gli operatori telefonici operanti in provincia. Stavolta è il turno della frazione di Piani Sant’Elia, dove l’assenza della linea internet ha raggiunto ormai gli stessi livelli di disagio causati, in estate, dalla mancanza d’acqua. 

Questa volta è toccato ad una famiglia di Sant’Elia Alto ma le difficoltà, più che al solo malfunzionamento (eventualmente risolvibile), sono invece scatenate dalla completa assenza di risposte da parte del gestore Tim: perché se a novembre il primo guasto subìto dalla famiglia era stato risolto dopo una settimana di segnalazioni, stavolta non sembrano più essere sufficienti neanche i quattordici solleciti inviati dal 5 dicembre scorso: «Avere continuità di funzionamento sulla nostra linea è veramente un’impresa – lamenta il nucleo familiare di Sant’Elia Alto - I disagi sono poi acuiti ancora di più dal periodo di pandemia che stiamo vivendo, nel quale la necessità di avere una connessione internet funzionante è legata anche allosmart working che si svolge da casa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero