RIETI - Il problema è quello che, da anni, riguarda numerose zone della provincia reatina, servite a singhiozzo o addirittura per nulla dalla possibilità di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Il problema è quello che, da anni, riguarda numerose zone della provincia reatina, servite a singhiozzo o addirittura per nulla dalla possibilità di connettersi a internet o effettuare una chiamata. In diversi casi si tratta delle cosiddette “aree bianche” o a fallimento di mercato, ovvero quei luoghi (per lo più si tratta di aree montane) che i gestori della telefonia giudicano economicamente meno remunerativi, perché difficili da cablare – vista la morfologia del territorio – e a favore di una fascia di persone sì bisognose, ma non certo in un numero paragonabile a quelle di un capoluogo di provincia o di una grande città.
Molto più spesso, invece, le zone della provincia reatina dove si registrano difficoltà sfiancanti nel connettersi a internet o nel telefonare sono già servite ma, per cause spesso tecniche, è come se non lo fossero: un tema sul quale anche la Prefettura di Rieti aveva garantito, già da quest’estate, di aver avviato un tavolo intorno al quale riunire gli operatori telefonici operanti in provincia. Stavolta è il turno della frazione di Piani Sant’Elia, dove l’assenza della linea internet ha raggiunto ormai gli stessi livelli di disagio causati, in estate, dalla mancanza d’acqua.
Questa volta è toccato ad una famiglia di Sant’Elia Alto ma le difficoltà, più che al solo malfunzionamento (eventualmente risolvibile), sono invece scatenate dalla completa assenza di risposte da parte del gestore Tim: perché se a novembre il primo guasto subìto dalla famiglia era stato risolto dopo una settimana di segnalazioni, stavolta non sembrano più essere sufficienti neanche i quattordici solleciti inviati dal 5 dicembre scorso: «Avere continuità di funzionamento sulla nostra linea è veramente un’impresa – lamenta il nucleo familiare di Sant’Elia Alto - I disagi sono poi acuiti ancora di più dal periodo di pandemia che stiamo vivendo, nel quale la necessità di avere una connessione internet funzionante è legata anche allosmart working che si svolge da casa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero