RIETI – Un brutto episodio macchia la vittoria in rimonta del Rieti a Ostia: Louis Jerome Dieme oggetto di insulti di stampo razzista dal tifo tirrenico. Il club reatino non...
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IL GIUDICE
Chi se ne è accorto, però, è stata la terna che ha poi scritto tutto sul referto, inducendo il giudice sportivo a comminare una pensate sanzione pecuniaria e una gara a porte chiuse all'Anco Marzio: “Euro 1.500,00 ed 1 gara a porte chiuse Ostia Mare Lido Calcio Srl Per avere propri sostenitori, nel corso del primo tempo, rivolto a più riprese espressioni dal chiaro contenuto discriminatorio per ragioni di razza all'indirizzo di un calciatore della squadra avversaria. Sanzione così determinata in considerazione della recidiva generica di cui al CU 45”.
LA RISPOSTA
Nelle parole del giudice Aiello Merone non c’è Dieme, ma il franco-senegalese, è l’unico straniero della formazione amarantoceleste e l’oggetto delle espressioni razziste è presto trovato. Forse “Jerry” – in campo dal 1’ minuto con Scotto e poi con Marcheggiani nell’attacco reatino - come l'arbitro, ha sentito quelle brutte parole, ma è andato avanti con tenacia e nella ripresa non ha avuto pietà, siglando i tre gol del ribaltone (finale 3-1). La vera risposta, con lo sport, a qualsiasi brutta manifestazione d’intolleranza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero