Rieti, iniziative per la giornata mondiale Onu per le vittime della strada

Il vescovo Pompili
RIETI - La Chiesa di Rieti, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Rieti e l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute organizzano mercoledì 25 ottobre una...

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RIETI - La Chiesa di Rieti, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Rieti e l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute organizzano mercoledì 25 ottobre una manifestazione in occasione della giornata mondiale Onu in ricordo delle vittime della strada, al PalaSojourner, dalle ore 8.30 alle 12. Promotori dell’ iniziativa rivolta principalmente al mondo della scuola, ma aperta a tutta la cittadinanza sono il vescovo Domenico Pompili, il dirigente scolastico provinciale Giovanni Lorenzini e il direttore per la Pastorale della Salute Nazzareno Iacopini.

Lo slogan del convegno è: "I tuoi sogni viaggiano con te. Proteggili". Si parlerà del tema della scurezza stradale suggerendo un comportamento adeguato per evitare incidenti che troppo spesso seminano feriti, invalidità e morte nelle nostre strade. Porteranno la loro testimonianza anche persone che si sono salvate da incidenti disastrosi come monito all’imprudenza, all’eccesso di velocità, all’uso di droghe, di alcool e del cellulare. Una testimonianza anche di Paolo Anibaldi, direttore sanitario della Asl Rieti. Moderatore e coordinatore Fulvio Lampieri già docente nel Liceo Classico di Rieti e presidente Associazione “Segnali di fumo”. Daranno un saluto le autorità civili, militari e religiose. A conclusione una kermesse musicale. La scelta del Pala Sojournner è stata dettata sia per le numerose adesioni del mondo della scuola e sia per ricordare Willie Sojourner tanto amato dagli sportivi della mitica Brina che fece sognare tanti giovani e che morì sulla Terminillese. L’iniziativa avrà altri due appuntamenti: sabato 11 novembre all’Auditorium Varrone e domenica 12 in Cattedrale Santa Maria con una solenne concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Domenico Pompili in ricordo delle vittime della strada. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero