RIETI - Vade retro Halloween: «Non è un semplice carnevale fuori stagione: in realtà nasconde molto altro», dice don Marco Tarquini in un intervento sulla web tv diocesana,...
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E dalle parrocchie del centro città e dall'ufficio catechistico diocesano arriva una controproposta alle famiglie: mascherate pure i vostri figli il 31 ottobre pomeriggio, ma da santi così da anticipare la ricorrenza religiosa di Ognissanti che cade il primo novembre.
L'iniziativa si chiama «Quelli vestiti come i santi» ed è rivolta in prima battuta ai bambini che frequentano il catechismo nelle parrocchie del centro. L'appuntamento per tutti è alle 19 nella chiesa di San Michele Arcangelo al Borgo per un momento di preghiera; poi ci si sposta all'oratorio per festeggiare, opponendo alle tenebre della notte di Halloween la luce dei Santi.
«La nostra non è una crociata contro Halloween - si mette avanti don Marco provando a prevenire polemiche - ma quella festa esprime una cultura di morte e dell'occulto, noi cristiani invece promuoviamo la cultura della vita e della luce».
E poi c'è quell'avvertimento da parte dei sacerdoti esorcisti: «Gli esorcisti ci invitano a stare attenti, a non banalizzare il male. Halloween si festeggia nel capodanno satanico, in una notte dedicata alle messe nere e alle iniziazioni diaboliche e già questo dovrebbe metterci in allarme».
E' la prima volta che la chiesa reatina decide di scendere in campo contro Halloween, una moda dilagante da anni anche in città. Fin qui l'unico argine aveva provato ad alzarlo, in quel di Leonessa, il sindaco Trancassini. Per una volta, nella sua battaglia contro le «zucche vuote» non sarà solo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero