Rieti, maxi evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza, quasi 7 milioni di euro sottratti al fisco

Rieti, maxi evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza, quasi 7 milioni di euro sottratti al fisco
RIETI - A seguito di mirata ricerca informativa e costante controllo del territorio, i Finanzieri del Gruppo Rieti, diretti dal Maggiore Flavia Vitali, hanno individuato e...

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RIETI - A seguito di mirata ricerca informativa e costante controllo del territorio, i Finanzieri del Gruppo Rieti, diretti dal Maggiore Flavia Vitali, hanno individuato e sottoposto ad ispezione un soggetto giuridico avente sede e depositi nella provincia sabina ed operante nel commercio dei prodotti petroliferi, resosi responsabile di rilevanti violazioni in materia fiscale e di delitti contro l’industria ed il commercio.


Nello specifico, le Fiamme Gialle reatine, grazie ad un’analisi completa dell’attività economica, sono riuscite a far emergere i comportamenti fraudolenti messi in atto dall’imprenditore nei confronti del Fisco, tali da permettergli un’evasione fiscale, dal 2017 a metà 2019, per quasi 7 milioni di euro.

In particolare, il rappresentante della Società in argomento, che aveva omesso di presentare le previste dichiarazioni fiscali o le aveva compilate in modo volutamente incompleto, era riuscito, per tre anni, a nascondere i propri guadagni all’Erario, giovandosi, in aggiunta, di ulteriori condotte illecite quali la commercializzazione di prodotti petroliferi di qualità scadente.

Le complesse indagini eseguite dai militari, basate sulla puntuale ricostruzione dei ricavi occultati dall’imprenditore, hanno permesso, grazie all’incrocio dei dati desunti dall’analisi della contabilità e delle movimentazioni di carburante in entrata ed uscita, di riscontrare come lo stesso avesse sottratto gli ingenti redditi alla tassazione.

Inoltre, l’esame chimico effettuato sui prodotti petroliferi commercializzati, destinati al consumo dei privati cittadini o alla vendita presso distributori stradali situati in tutta la regione, rivelava che il gasolio per autotrazione e da riscaldamento detenuto non risultava miscelato come legalmente previsto dagli standard europei. I carburanti, quindi, acquistati ad un minor costo dalla società a causa della pessima qualità degli stessi, garantivano all’imprenditore un ulteriore guadagno, quando, rivendendoli, riusciva a percepire un maggiore introito rispetto alla media del mercato regolare, a scapito, tuttavia, del consumatore finale che, ignaro, credeva di acquistare un prodotto qualitativamente conforme agli altri.

L’illecita e scadente miscelazione, però, non rispecchiando le prescritte caratteristiche tecniche, risultava pericolosa per gli impianti e le autovetture degli inconsapevoli acquirenti, con il rischio di provocare seri e costosi danni ai motori alimentati da detta miscela.

Grazie all’operazione di servizio conclusa dai finanzieri reatini, quindi, è stato scardinato un maxi impianto di frode posto in essere dallo spregiudicato imprenditore nei confronti dello Stato e della cittadinanza, che, svelando la maxi evasione di quasi 7 milioni di euro, ha garantito il ripristino dell’equilibrio dello specifico mercato, non solo a tutela dei consumatori, ma anche degli operatori onesti, che, diversamente, sarebbero risultati quotidianamente danneggiati perché non in grado di confrontarsi con i prezzi illecitamente competitivi determinati dal vantaggio della frode fiscale.


Lo sforzo operativo nel particolare settore d’intervento, infatti, risponde ai prioritari indirizzi operativi strategici assegnati al Corpo nel contrasto alle frodi fiscali realizzate nel settore della distribuzione dei carburanti e si inquadra, naturalmente, nella cornice di prevenzione e controllo sviluppata secondo il dispositivo operativo delle Fiamme Gialle nell’ambito della tutela della legalità economico-finanziaria ed a contrasto dell’evasione, dell’elusione e delle frodi fiscali, sotto il profilo amministrativo-tributario e penale.




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Il Messaggero