Rieti, stava per annegare al Turano: giovane salvato dal bagnino e dal golden retriever «Berta»

Rieti, stava per annegare al Turano: giovane salvato dal bagnino e dal golden retriever «Berta»
RIETI - La disperata richiesta d’aiuto di un ragazzo in difficoltà e il rapido intervento in acqua da parte dell’assistenza bagnanti ma, stavolta, nella storia...

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RIETI - La disperata richiesta d’aiuto di un ragazzo in difficoltà e il rapido intervento in acqua da parte dell’assistenza bagnanti ma, stavolta, nella storia a lieto fine, i complimenti sono da dividere in due. E’ accaduto sabato pomeriggio, nelle acque del lago del Turano, davanti alla piccola spiaggia di Colle di Tora: intorno alle 17, sono state infatti le grida di paura di un ventenne del luogo, colto dai crampi mentre si trovava in acqua, ad attirare l’attenzione del 29enne Francesco Targusi, impegnato da quattro anni nell’assistenza ai bagnanti sulla spiaggia di Colle di Tora.


Da un anno, però, Francesco non è più solo, ma in compagnia di Berta, golden retriever di un anno in fase di addestramento per raggiungere la qualifica di cane da salvataggio. Grazie al protocollo d’intesa siglato tra il Comune di Colle di Tora e la sezione reatina della Lega navale italiana guidata da Giovanni Vespaziani, nel paese turanense è infatti garantito, fra luglio e agosto, il servizio di assistenza bagnanti per l’incolumità dei tanti turisti e residenti che ogni estate affollano la spiaggetta.

Così, immediatamente, Francesco e Berta si sono lanciati in acqua, raggiungendo il ragazzo, assiduo frequentatore della spiaggetta, sempre più terrorizzato e in difficoltà, lontano una quarantina di metri dalla riva: una volta raggiunto, seguendo il protocollo di salvataggio, è stata Berta, vestita del suo giubbotto gonfiabile, a trascinare verso la riva la corda del salvagente al quale era attaccato il ragazzo, mentre il suo padrone era impegnato a coordinare il salvataggio.


«Quando lo abbiamo riportato a riva non era sotto shock - racconta Francesco. - Ha avuto però molta paura, vista l’impossibilità di continuare a nuotare e uscire dall’acqua». Un iter, quello di addestramento riservato a Berta, cominciato fin dopo i primi mesi di vita del cane presso la Scuola Italiana Cani Salvataggio di Velletri, e che ha già regalato la sua prima storia a lieto fine.
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Il Messaggero