Gmg, in duecento da Rieti e dalla Sabina verso il Portogallo

Alcuni dei reatini diretti a Lisbona per la Gmg
RIETI - C’è chi partecipa per la prima volta e chi torna con consapevolezze e aspettative nuove, ma tutti sono pronti a vivere appieno l’edizione 2023 della...

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RIETI - C’è chi partecipa per la prima volta e chi torna con consapevolezze e aspettative nuove, ma tutti sono pronti a vivere appieno l’edizione 2023 della Giornata mondiale della gioventù a Lisbona. Dalla provincia di Rieti, sono quasi 200 i giovani che hanno già iniziato il cammino verso la capitale del Portogallo, insieme ai coetanei del Lazio: il più giovane ha 15 anni e i più grandi non superano i 27. Trenta, accompagnati dal vescovo Vito Piccinonna, arrivano dalla Diocesi di Rieti e 164 provengono dalla Diocesi di Sabina - Poggio Mirteto.

Le aspettative. «Sono entusiasta di tuffarmi in questa nuova avventura - esordisce Maria Reccia, 18 anni, residente a Regina Pacis, del gruppo Scout “Marco Tempesta” di Rieti. - È la prima volta che partecipo, i miei genitori sono contenti e mi aspetto di tornare arricchita di relazioni e cultura». Prima esperienza per Irene Raponi, 26 anni, della diocesi Sabina, che svolge il ruolo di capo pullman, prendendosi cura dei giovani in viaggio, con un ruolo di coordinamento. «L’emozione è tanta. Faccio questa esperienza - spiega Irene - con profondo senso di responsabilità. La cosa più bella è condividere il viaggio con le persone con le quali vivo la quotidianità e condivido il cammino di fede. L’aspettativa più grande è vivere ogni momento in comunità, lasciandosi conquistare da ciò che sarà». Samuele Tassi ha 24 anni e vive a Poggio Mirteto, è al quinto anno di seminario e alla sua seconda Gmg, dopo Cracovia. «Sarà diverso quest’anno - commenta. - Nel 2016 ero molto più giovane e confuso, adesso da seminarista la vivrò sia come ricevente, come crescita personale, sia come testimone per i ragazzi che partecipano e che mi hanno già riempito di domande: alcune sulla fede e altre più personali sulle ragioni che mi hanno spinto a entrare in seminario e alla vocazione. A chi la sta facendo per la prima volta, ho consigliato di viverla liberamente, ma fermandosi a capire cosa si sta ricevendo». Così farà Eleonora Patoro, studentessa di Lingue e letterature straniere di 21 anni, di Poggio Mirteto. «Ho voglia di cogliere questa opportunità insieme ad altri ragazzi del mio paese. Nel concreto - confida Eleonora - mi aspetto di conoscere tante persone che hanno i miei stessi ideali e, nel profondo, di tornare cambiata, con uno sguardo diverso sulle cose. Voglio accogliere serenamente quello che viene, aprendo pienamente il cuore a questa esperienza».

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Il Messaggero