Rieti, Giugno Antoniano: boom di presenze agli eventi religiosi e agli spettacoli

La Processione dei Ceri
RIETI - Come spesso accade, i momenti più emozionanti sono quelli che si svolgono senza troppi clamori. Il priore della Pia Unione Sant’Antonio di Padova, Alessandro...

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RIETI - Come spesso accade, i momenti più emozionanti sono quelli che si svolgono senza troppi clamori. Il priore della Pia Unione Sant’Antonio di Padova, Alessandro Brunelli, tira le fila di 15 giorni di festeggiamenti e confessa di aver pianto al momento della reposizione della statua, quando Sant’Antonio “è sceso” dalla macchina e il Bambinello che tiene in mano è passato tra la gente. «Per me è il momento più emozionante della festa, proprio perché ristretto e davvero molto sentito, in cui si vive una grande intimità con la figura del santo».

Le considerazioni. Un’edizione del Giugno Antoniano che ha registrato numeri di presenze molto alti e ora si tirano le somme: «Dopo le restrizioni, la Processione dei Ceri (nella foto) è tornata al suo massimo splendore, ma anche tanti altri momenti hanno avuto grosso riscontro. Dalle presenze in chiesa agli spettacoli, passando per la benedizione dei bambini da parte del vescovo», dice il priore. Per coinvolgere tutti, sono state pensate tante tipologie di attrazioni di strada: dallo spettacolo delle bolle di sapone giganti ai trampolieri e ai mangiafuoco. «Siamo anche orgogliosi di aver aiutato il reparto di Pediatria dell’ospedale di Rieti, donando un respiratore, come anche di aver dato un contributo per tre associazioni di volontariato: la Pia Unione è anche solidarietà».

I riti. E tanta gente ha partecipato fin dalle prime ore del mattino di domenica alla “colazione del portatore”, con cioccolata e biscotto: «Generalmente c’era grande folla soprattutto dopo le messe, quest’anno siamo rimasti stupiti dal flusso costante, fin dalle prime ore del mattino. Vista la grande partecipazione, l’anno prossimo ci organizzeremo ancora meglio. Ci piace molto che tutta la città partecipi a questo rituale, per questo ci siamo attrezzati per accontentare anche gli intolleranti al glutine o al lattosio». Migliaia di persone hanno assistito agli spettacoli serali: «Difficile fare paragoni con gli altri anni, piazza Mazzini ha una conformazione molto diversa da piazza San Francesco. Il palco fisso della zona eventi è più funzionale per il pubblico, vedremo cosa pensare per il prossimo anno. Per ora siamo molto soddisfatti, ai concerti sono venute anche in tanti da fuori Rieti, probabilmente anche perché la pubblicità è stata estesa ben oltre la provincia, con un notevole investimento». Cose da migliorare per il futuro? «Da migliorare c’è sempre, sono tanti giorni di eventi con cadenza costante, è necessaria una grande organizzazione e mesi di impegno. Ringrazio tutto il direttivo e i soci dell’assemblea, ciascuno ha dato il proprio massimo nel migliore dei modi, oltre alle realtà pubbliche e private che ci hanno garantito il loro appoggio». Tanti i giovani che hanno collaborato attivamente: «Nella Pia Unione ce ne sono parecchi, quest’anno li abbiamo maggiormente responsabilizzati e hanno avuto ruoli più visibili - conclude Brunelli. - È davvero bello il clima di amicizia che c’è tra noi, nonostante le generazioni diverse: si lavora con il sorriso e in armonia, spesso non è così scontato».

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Il Messaggero