RIETI – Ad ottant’anni dalle leggi razziali emanate dal regime fascista, domani, sabato 9 febbraio, alle ore 10, presso l’Aula Magna della Sabina Universitas...
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Si tratterà di un appuntamento nel quale l’illustre relatore svolgerà le sue riflessioni su un tragico episodio che, nonostante oggi possa apparire lontano e surreale soprattutto ai più giovani, deve essere studiato e ricordato con profonda attenzione.
«In un momento in cui molti italiani si sentono garantiti da una Costituzione che è una delle migliori al mondo – afferma Manuela Marinelli, docente al Varrone di Storia dell’Arte – Canzio viene a ricordarci che se non si coltiva una coscienza collettiva che vigili sui principi dei valori umani, nemmeno il più efficiente degli ordinamenti e la presenza della più nobile ed illuminata Corte Costituzionale possono assicurare che sia scongiurato per sempre il pericolo di una deriva giuridica antidemocratica e razzista».
Il Varrone torna, quindi, con una nuova iniziativa dall’alto valore culturale ed educativo. Un evento che insiste sulla necessità di continuare a coltivare la memoria storica, la quale rappresenta una risorsa in più per evitare che certe atrocità vengano ancora una volta ripetute. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero