Furto nella notte al Consorzio di Bonifica Etruria meridionale e Sabina, danni per oltre 250mila euro

Furto nella notte al Consorzio di Bonifica Etruria meridionale e Sabina, danni per oltre 250mila euro
RIETI - Duro colpo messo a segno nella notte ai danni dell’Impianto idrovoro di Reopasto nella piana reatina del Consorzio di Bonifica Etruria Meridionale e Sabina. Nella...

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RIETI - Duro colpo messo a segno nella notte ai danni dell’Impianto idrovoro di Reopasto nella piana reatina del Consorzio di Bonifica Etruria Meridionale e Sabina. Nella notte scorsa ignoti si sono introdotti nell’impianto idrovoro di Reopasto, ed hanno sottratto cavi di rame di alimentazione dei trasformatori e dei gruppi pompa e componentistica dei quadri elettrici, compromettendo la funzionalità dell’impianto stesso.

«Probabilmente il furto - su quanto dichiarato dal Presidente Gianluca Pezzotti - è stato effettuato da una banda di ladri specializzati, in quanto dapprima è stato messo fuori uso l’impianto di sicurezza, poi, è stata disattivata la corrente a 20.000 volt, infine è stata fatta razzia dei cavi elettrici che distribuivano la corrente alle 5 pompe presenti nel sito. L’episodio costituisce un fatto vile e gravissimo, poiché danneggia direttamente i consorziati in quanto l’impianto di sollevamento di Reopasto serve a garantire il drenaggio dei terreni in un comprensorio di oltre 1.000 ettari, che altrimenti risulterebbero completamente allagati e quindi incoltivabili, con gravi ripercussioni economiche ed ambientali».

Ricevuto l’allarme in mattinata, il Direttore del Consorzio, Vincenzo Gregori, ha prontamente effettuato un sopralluogo sul posto congiuntamente alle forze dell’Ordine per rilevare i danni, che molto probabilmente superano i 250.000 euro. 

Il personale dell’ente sta operando per ridurre al minimo i disagi all’utenza e per ripristinare celermente la funzionalità dell’impianto. È stata tempestivamente contattata una ditta specializzata, che già da stasera congiuntamente al personale del consorzio, interverrà per ideare e realizzare una soluzione alternativa e ripristinare quanto meno una pompa idrovora per assicurare un servizio minimo di emergenza.

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Il Messaggero