Montopoli, tentano di rubare nella parrocchia: rovistano in una stanza ma poi fuggono senza bottino

La parrocchia di Santa Maria Assunta
RIETI - Ladri in azione anche in chiesa, ma non riescono a raggiungere il piano superiore dove alloggiano le suore, forse disturbati dal cane dei religiosi. Probabilmente...

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RIETI - Ladri in azione anche in chiesa, ma non riescono a raggiungere il piano superiore dove alloggiano le suore, forse disturbati dal cane dei religiosi. Probabilmente credevano di trovare oggetti preziosi o, magari, i contanti delle offerte lasciati dai fedeli, invece va a vuoto il tentativo di furto messo a segno nella chiesa parrocchiale di Ponte sfondato, piccola frazione del Comune di Montopoli in Sabina.

La dinamica. La struttura parrocchiale era senza nessuno all’interno, quando i malviventi si sono introdotti dentro al cortile - area accessibile, in quanto liberamente transitabile - nel momento in cui le suore erano da poco uscite per alcuni impegni.
Una volta all’interno, per provare a introdursi nella casa parrocchiale, hanno forzato e sfondato la parte basale del portone principale di ingresso, dalla quale hanno poi avuto accesso. Gli ignoti si sono quindi introdotti nella cappella, senza però riuscire a trovare oggetti di valore. Una volta attraversata la cappella, sono entrati poi all’interno dell’ufficio del parroco, don Deolito Espinosa. Qui hanno rovistato nei cassetti della scrivania e nei vani presenti all’interno della stanza, provando a cercare oggetti di valore (che non c’erano) e soprattutto contanti. Probabilmente, l’obiettivo dei ladri era quello di raggiungere il piano sovrastante dove risiedono le suore, ma le protezioni e le ringhiere a sicurezza dell’ingresso, nonché la presenza di un cane, sono state, con ogni probabilità, le cause che hanno portato i malviventi a desistere dal loro intento. Il tentativo di furto è stato perpetrato tra le 12 e le 15, durante l’orario di temporanea assenza delle suore dall’edificio.

Il precedente. È la seconda volta che la Ccsa parrocchiale di Ponte sfondato”finisce nel mirino dei ladri, sempre durante i brevi periodi di assenza delle religiose o del parroco, circostanza che fa sospettare che, a commettere i furti siano soggetti del posto che conoscano gli spostamenti degli occupanti o che, in qualche modo, possano aver tenuto sotto controllo la presenza o meno di qualcuno all’interno della struttura, così da poter agire con maggiore tranquillità e indisturbati.

La spiegazione. «Non è la prima volta che la casa parrocchiale è oggetto di furto o di tentativi di furto - spiega il parroco, don Deolito. - Probabilmente, per evitare questi episodi, anche in futuro, credo che sia opportuno provvedere alla chiusura del cortile, così da interdire l’area in maniera tale da avere una limitazione degli accessi e degli ingressi nella pertinenze della casa». Sono ora in corso indagini da parte dei carabinieri del comando stazione sabino, per risalire ai responsabili del tentativo di furto.

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Il Messaggero