Rieti, «Sono alla ricerca di mio fratello che non ho mai conosciuto», l'appello risuona in tutta la Sabina

Rieti, «Sono alla ricerca di mio fratello che non ho mai conosciuto», l'appello risuona in tutta la Sabina
RIETI - «Sono alla ricerca da anni di mio fratello ancora mai conosciuto». Un appello arrivato in Sabina via social da parte di una signora che oggi vive a Roma,...

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RIETI - «Sono alla ricerca da anni di mio fratello ancora mai conosciuto». Un appello arrivato in Sabina via social da parte di una signora che oggi vive a Roma, Roberta Tomic il suo nome, che cerca il fratello Stefano, nato a Castelnuovo di Farfa ma che non ha più visto da quando era bambina, se non tramite una foto di quando aveva pochi mesi.


L’appello, tramite la pagina facebook della signora che è rimbalzato anche sulle pagine della Sabina e nel quale si cerca di ricostruire la vicenda.

La storia e le ipotesi
I toni intrisi di amore di una sorella che desidera far sapere al fratello che non si arrende ad un destino che li ha separati quando lei era una bambina mentre lui ancora in fasce e vorrebbe notizie e fargli arrivare il messaggio.
Potrebbe essere una delle tante storie legate al campo profughi di Castelnuovo che negli anni dopo la guerra divenne un campo di transito con la gente che arrivava (specie dalla ex Jugoslavia per sfuggire al regime di Tito) e veniva ospitata. Il tempo di organizzarsi e trovare un lavoro, soprattutto all’estero e ripartiva per le Americhe, il Canada, l’Australia. Qualcuno, specie le donne si è anche fermato ed è riuscito a lavorare in loco e sposarsi. E’ una ipotesi quella che la vicenda Tomic possa avere a che fare col campo di Castelnuovo e non sarebbe il primo caso.

L’appello
«Mi chiamo Roberta Tomic e cerco mio fratello. Forse sei stato adottato come me che vivo a Roma o forse no e sei solo al mondo. Avevamo io quasi 3 anni e tu 6 mesi quando ci lasciarono. Io sono stata adottata a Roma mentre tu sei stato dato agli assistenti sociali. Ho saputo da 6 anni a questa parte che esisti anche tu. Sei nato in Italia a Castelnuovo di Farfa in provincia di Rieti e da quello che so il 28/29 febbraio del 1968. Ti chiami Stefano Tomic confermato dall'anagrafe dove sono stata (Istvan Laszlo nella lingua di chi ti ha messo al mondo), il cognome del nostro presunto padre era Tomic o Marginean quello di nostra madre, oppure ti avranno cambiato nome gli assistenti al quale sei stato affidato. Ho trovato altri fratelli in questi anni che purtroppo sono lontani all'estero e spero di trovare anche te. Vorremmo solo sapere se stai bene. Non vogliamo sconvolgere la tua vita, ma solo farti sapere che hai dei fratelli che ti pensano, anche se in realtà loro si sono fatti una vita e una ragione che è inutile cercarti perché sarebbe difficilissimo. Mentre io voglio e continuerò a farlo».
 

E in altro post la signora Tomic aggiunge «Ho una tua foto di quando avevi pochi mesi ma per privacy posso mostrarla solo a te ovviamente.  Se ti fa piacere contattami anche in privato, ti cerco da quando so che esisti. Vorrei solo sapere se stai bene ed abbracciati niente altro . Grazie a chi vorrà aiutarmi a condividere questa ricerca o ha notizie. Sperando di non dover smettere di cercarlo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero