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RIETI - Gli chef reatini del ristorante “La Trota” di Rivodutri sono stati protagonisti a Roma, in occasione del pranzo ufficiale offerto dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al primo ministro del Giappone, Fumio Kishida. «Grande onore fare da ambasciatori della nostra cultura gastronomica», raccontano Sandro e Maurizio Serva, chef reatini che, insieme ai rispettivi figli, Michele e Amedeo, hanno cucinato per il premier Meloni e l'omologo giapponese Kishida.
«Essere parte delle relazioni di diplomazia culturale tra Italia e Giappone - ha detto Sandro Serva - in un momento così importante è a un tempo un onore e un'opportunità. Abbiamo la fortuna di fare da ambasciatori della nostra grande cultura gastronomica».
E soprattutto dalla tradizione dell'altopiano reatino che i fratelli Serva, che per la Michelin hanno saputo rivoluzionare il concetto di pesce d'acqua dolce, hanno preso spunto per le portate: «Come antipasto abbiamo proposto la nostra ricetta senza tempo, l'uovo di carciofo». Poi in onore di Kishida sono stati serviti anche ravioli di salmerino con pera, cannella, uova di salmerino e tè nero. E ancora spigola con mandorle, aceto di rose e mela verde. Come dolce, cachi, caldarroste, lenticchie soffiate e lavanda.
Legati alla presidenza del Consiglio da un filo rosso di stima e fiducia, Sandro Serva ha ricordato come non sia stata la prima volta della storica cucina di Santa Susanna nelle tavole di Palazzo Chigi: «Abbiamo nobilitato e accompagnato con i nostri piatti, negli anni, le visite ufficiali di diversi Capi di Stato e di Governo». Sono tanti i grandi della terra ad aver viaggiato nell'universo gastronomico de 'La Trotà, che si appresta quest'anno a festeggiare il 60esimo anniversario della nascita.
Il Messaggero