Rsr ko, Finelli critica gli arbitri e carica l'ambiente: «Torneremo qui a giocare gara 5 per la promozione»

Alessandro Finelli
RIETI - «Noi torneremo qui a giocare gara 5 per centrare la promozione». Lo dice quasi urlando, sbattendo i pugni sul tavolo della sala stampa del PalaMoncada....

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RIETI - «Noi torneremo qui a giocare gara 5 per centrare la promozione». Lo dice quasi urlando, sbattendo i pugni sul tavolo della sala stampa del PalaMoncada. Alessandro Finelli non vuole arrendersi dopo il 72-57 che il suo Real Sebastiani ha subito contro Agrigento. I siciliani vanno 2-0 nella serie di finale play off, con la serie che si sposta a Rieti (palla a 2 venerdì sera alle 20.30), ma il coach non vuole che i suoi mollino proprio ora. 

«Cercherò di essere molto oggettivo e chiaro - ha detto Finelli aprendo la conferenza - sicuramente Agrigento è una squadra tosta e in queste due gare ha giocato partite di alto profilo. Ha dimostrato tutta la sua forza, con un’ottima organizzazione e un'ottima intensità difensiva. Noi oggi siamo stati in partita, abbiamo combattuto, pur con tanti errori e tirando con basse percentuali: basti pensare che eravamo 0/12 da 3 all’intervallo. Nonostante queste pessime percentuali e tanti errori, siamo stati aggrappati alla partita».

Il tecnico è passato ad analizzare le varie fasi dell'incontro, senza risparmiare critiche ad una coppia arbitrale che ha lasciato più di qualche dubbio in alcune decisioni prese nei momenti più importanti dell'incontro. «Anche se non si può parlare di un arbitraggio negativo - dice Finelli - abbiamo incontrato un arbitraggio che non ci ha tutelato in alcuni contatti dentro l’area, in particolare modo quelli su Ghersetti e Ndoja. Non sono stati fischiati 5/6 contati che ci avrebbero permesso di essere in partita, a partire dal lampante canestro tolto a Ghersetti per un fallo in attacco che non c’era e che ci avrebbe portato dal -11 al -9».

Nonostante i tanti elementi negativi, il Real è rimasto in scia ad Agrigento fino alla fine, come ribadisce il coach spiegando: «Ci sono stati questi episodi, abbiamo avuto percentuali mediocri al tiro libero con 8 liberi sbagliati, 24 tiri da 3 sbagliati e altri errori nel tiro da 2. Certo, difensivamente è andata meglio perché loro hanno segnato 70 punti, ma abbiamo lasciato tanto anche da quel punto di vista e poteva andare meglio. Alla luce di tutto ciò, mi sento di dire che noi torneremo qui per gara 5, per giocare una partita diversa e per centrare la promozione».

Il tecnico amarantoceleste ha dato anche la sua ricetta per tornare fra una settimana in terra siciliana a giocarsi la promozione. «Abbiamo bisogno di creare a Rieti in gara 3 e 4 un ambiente particolarmente caldo - ha concluso Finelli - perché qui abbiamo trovato un ambiente che ha reso difficile la vita alla nostra squadra. Dobbiamo creare un ambiente incredibile, che dia energia ai nostri giocatori. Non sarà facile per noi recuperare dopo 2 battaglie come quelle appena chiuse, ma dobbiamo creare un fortino inespugnabile, pensare solo a vincere gara 3 e 4 e, grazie alla fiducia che prenderemo con quelle vittorie, tornare qui con più consapevolezza, magari con un pizzico di fortuna in più e speriamo anche con arbitraggi che ci tutelino e fischino i contatti dentro l’area. Dovremo farci trovare pronti a giocare una gara 5 diversa. Faccio un appello ai nostri tifosi: teniamo duro, siamo 0-2, siamo con le spalle al muro, non possiamo più sbagliare niente, ma vogliamo tornare qui, ad Agrigento, a giocarcela contro tutto e contro tutti. Per farlo abbiamo bisogno di creare un ambiente di adrenalina pazzesca».   

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Il Messaggero