“Sogni” e “idee ingenue” nella relazione di apertura del vescovo Pompili della V edizione del concorso “Filosofia e Natura”

“Sogni” e “idee ingenue” nella relazione di apertura del vescovo Pompili della V edizione del concorso “Filosofia e Natura”
RIETI - Nella mattina del 29 Gennaio presso la sede dell’Epn, si è tenuto il primo incontro del concorso “Filosofia e Natura”, relatore d’eccezione...

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RIETI - Nella mattina del 29 Gennaio presso la sede dell’Epn, si è tenuto il primo incontro del concorso “Filosofia e Natura”, relatore d’eccezione mons. Domenico Pompili, Vescovo della Diocesi di Rieti. Arrivato alla quinta edizione il concorso coinvolge sempre più istituti, oltre l’“Elena Principessa di Napoli”, scuola polo per il concorso, anche l’Istituto d’Istruzione Superiore “Carlo Jucci” di Rieti, il Liceo Scientifico “Sergio Marchionne” di Amatrice e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Celestino Rosatelli”, in tutto 10 licei per circa 150 iscritti.

La professoressa Paola Giagnoli, Dirigente Scolastica dll’Epn, ha salutato tutti i presenti, tra i quali i numerosi alunni collegati on-line dalle rispettive aule scolastiche o dalle proprie case, rivolgendo un particolare ringraziamento al Vescovo di Rieti e ai Dirigenti scolastici degli altri istituti firmatari dell’Accordo di rete relativo all’iniziativa formativa.

Il professor Alessio Valloni, coordinatore del concorso, ha successivamente spiegato le finalità e le modalità dell’iniziativa, elencando e ringraziando le tante realtà che sostengono e promuovono il concorso.

Monsignor Domenico Pompili ha trattato il tema con numerosi riferimenti e collegamenti tra diversi campi del sapere, dall’ecologia all’economia, dalla fede alla filosofa, dall’attuale pandemia alle prospettive future, incoraggiando tutti a trasformare le situazioni di crisi in opportunità per migliorarsi e migliorare, guardando con ottimismo al domani. Facendo riferimento all’ultimo testo di papa Francesco “Ritorniamo a sognare”, che il Vescovo ha donato alla professor Giagnoli e idealmente a tutti gli studenti, il relatore ha presentato tre “sogni”.

Il primo, quello “sociale”, secondo il quale occorre focalizzarsi sul buon vivere piuttosto che sul vivere sempre meglio, inteso come l’evitare una visione egoistica di sé e degli altri, guardando al benessere di ciascuno, unica alternativa per una società giusta, dove ciascuno si senta parte della famiglia umana. Il secondo sogno è quello “culturale” dove l’obiettivo consiste nel creare un’integrazione culturale anche e soprattutto con persone di diverse etnie. Il terzo ed ultimo sogno è quello “ecologico” che ha lo scopo di dare meno importanza alle dinamiche economiche e del profitto ad ogni costo, e gestire invece la terra in un modo più sostenibile.

Accanto ai sogni, monsignor Pompili ha parlato anche di tre idee “ingenue” per il futuro, catturando ancora di più l’attenzione dei tutti. La prima, “la conversione sociale”, che mira a realizzare una significativa coesione sociale e stretti rapporti tra l’io e il contesto a cui si riferisce. La seconda, “la conversione culturale”, che intende favorire il passaggio dalla chiusura dell’“individuo” alla relazionalità della “persona”, interrogando l’uomo circa il suo rapporto con le cose e con le relazioni, aprendolo ad un futuro che non può che essere basato sulle relazioni. La terza idea è la “conversione ecologica”, che sottolinea il rapporto tra le due dimensioni del fare e dell’agire: agire implica capire cosa si sta facendo, trasformando così il mondo.

Gli impegnativi temi trattati hanno sollecitato negli alunni numerose domande, alle quali il Vescovo non si è sottratto, dando loro un’evidente soddisfazione e sollecitando anche degli interventi da parte dei responsabili di alcuni partner del concorso. In particolare, per la Fondazione “Amici del Cammino di Francesco”, è intervenuto Diego di Paolo, per il Cai - Sezione di Rieti, Giuseppe Quadruccio, per l’Associazione culturale “Domenico Petrini”, Daniela Acuti e per la Riserva Naturale regionale dei monti Navegna e Cervia è intervenuto Giuseppe Ricci.

Prossimo appuntamento il 17 marzo, quando il professor Giovanni Cogliandro, dell’Aifr, tratterà un particolare approfondimento filosofico del tema del concorso.

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Il Messaggero