Fiamignano, il ritorno del sindaco Lucentini: sconfitti Rossi e Rinaldi

Filippo Lucentini
RIETI - È il nuovo sindaco di Fiamignano, ma Filippo Lucentini non sente di essersi preso una rivincita, dopo la sconfitta del 2016 contro l’uscente Carmine Rinaldi,...

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RIETI - È il nuovo sindaco di Fiamignano, ma Filippo Lucentini non sente di essersi preso una rivincita, dopo la sconfitta del 2016 contro l’uscente Carmine Rinaldi, che ora si è fermato al 26.67%. Ribadisce che «non è sceso in campo contro nessuno, ma per mettersi al servizio del mio Comune, come ho sempre fatto, anche in questi anni di opposizione, nel periodo difficile post terremoto e in piena pandemia». I cittadini hanno deciso di dare nuovamente fiducia a Lucentini, la cui lista “Insieme - tradizione e futuro” ha centrato il 37.80%, seguita da “Rinnoviamo Fiamignano” di Alessio Rossi al 35.53%. «Sto vivendo un’emozione immensa - confessa Lucentini, da sempre uomo del centrosinistra reatino e tesserato Pd, per 10 anni in Provincia, prima come assessore della giunta Calabrese poi come capogruppo nell’amministrazione Melilli. - È una gioia immensa vedere con quanto affetto mi abbia accolto la gente, nonostante per molti la mia esperienza fosse datata. È segno che la mia credibilità non è stata scalfita e i cittadini hanno compreso che ho sempre lavorato dando importanza alla cosa pubblica e non agli interessi privati». Si dice «da sempre a favore e non contro» e «il fatto che un gruppo di giovani e preparati, volenterosi di creare la classe dirigente per il presente e per il futuro, mi abbia voluto accanto, è stato motivo di grande orgoglio e questo sentimento è stato recepito dai cittadini che ci hanno dato fiducia». Cittadini che, a suo avviso, hanno «reagito a difesa del territorio dicendo no alle ingerenze esterne che durante la campagna elettorale sono state accompagnate da messaggi poco felici». Il pensiero, neanche troppo velato, va al presidente della Provincia, Mariano Calisse, che aveva sostenuto la lista di Alessio Rossi. Le elezioni ora però sono finite e da oggi, chiosa Lucentini, «con il massimo rispetto delle persone, lavoriamo per il bene di Fiamignano».

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Il Messaggero