RIETI - Impronta culinaria reatina per il Festival della canzone italiana di Sanremo, che stasera chiude i cinque giorni di manifestazione. Tra gli eventi correlati, a conclusione...
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Un menù da sogno servito nell’elegantissimo contesto di “Villa Ormond” quartier generale del Festival, con la partecipazione di ospiti d’eccezione e di numerosi protagonisti della sfida canora più famosa d’Italia. La proposta dei nostri chef reatini, guest star della serata, sarà l’uovo di carciofo, un autentico piatto simbolo del ristorante reatino nato negli anni Sessanta come punto di ristoro in riva al fiume, dove mamma Rolanda preparava per una clientela per lo più di transito la pasta tirata a mano e sulla brace le trote e le carni del luogo. Da allora, il testimone è passato ai figli Maurizio e Sandro, e poi si è allargato ai rispettivi figli Amedeo e Michele, classe 1992 e 1993, collezionando un palmares che annovera il ristorante tra i più celebri d’Italia e ben oltre. La famiglia Serva cucinerà per una prestigiosissima selezione di commensali, soprattutto cantanti, musicisti, personaggi famosi e addetti ai lavori. Gli chef reatini sono stati chiamati anche in virtù della nascita dell’intergruppo parlamentare “Dieta Mediterranea: nutrizione, prevenzione e cultura”, presentato a Montecitorio lo scorso dicembre, come patrimonio che investe la salute, la nutrizione, la cultura e inteso come patrimonio italiano da valorizzare.
Al progetto sono stati chiamati a partecipare gli chef del ristorante “la Trota”, come testimonial d’eccellenza di una cucina sana e composta di ingredienti di altissima qualità del proprio territorio, quello reatino. «Siamo in preparazione dell’evento, torneremo soltanto domenica Rieti - dicono i Serva - qui ci sono moltissimi giovani rispetto al Festival di anni fa, è davvero una festa sia dentro che fuori dall’Ariston. E gli ingredienti principali sono la musica, la voglia di stare insieme e naturalmente la buona cucina. Quella reatina, in primis».
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Il Messaggero