Rieti, successo per il concerto di musica barocca nel primo Festival Francescano

Il concerto
RIETI - Un’ora di musica barocca svoltasi domenica 14 ottobre, in occasione della prima edizione del Festival Francescano, iniziativa promossa dall’Odv Con Francesco...

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RIETI - Un’ora di musica barocca svoltasi domenica 14 ottobre, in occasione della prima edizione del Festival Francescano, iniziativa promossa dall’Odv Con Francesco nella Valle, con il concerto a cura dell’Ensemble Quintessenza. La musica ha accarezzato il cuore delle tante persone che hanno partecipato all’esibizione nel suggestivo scenario della Chiesa di San Francesco. I musicisti hanno incantato tutti con un repertorio interessante, dalla Première Suite di J. M. Hotteterre,  alla Sonata in Sol Magg. di C. P. E. Bach eseguite da Sandro Sacco, perfettamente a suo agio nel suonare una copia del Flauto traversiere del costruttore Carlo Palanca (Torino c.a. 1750), accompagnato da Ornella Bucchignani al Clavicembalo, che ha curato la presentazione del concerto e da Daniela Bellavia al Violoncello. L’esibizione ha spaziato anche tra le opere di B. Marcello (O Signor, chi sarà), A. Scarlatti (Caldo sangue dall’Oratorio Il Sedecia), G. B. Pergolesi (Cujus animam gementem da Stabat Mater) con la splendida voce di Maria Antonella Bellavia (Soprano) che ha emozionato il pubblico con “Voi ch’amate lo Criatore” dal Laudario di Cortona, brano eseguito per Soprano solo. Inoltre, è stata eseguita l’opera Salve Regina del compositore reatino Antonio Rina (1708-1793), Accademico Filarmonico, in servizio come maestro di cappella nella Cattedrale di Rieti per più di cinquant’anni, nella versione trascritta da Angelo Fusacchia per Flauto traversiere e b. c. (originale per contralto e b. c.).


Il concerto è terminato con la splendida Aria dalla Passione Secondo Matteo Aus Liebe per Soprano e Flauto traversiere di J. S. Bach, non c’è altro d’aggiungere se non evidenziare la bellezza della musica che ancora una volta sorprende, emoziona e incanta.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero