Rieti, Petrangeli: «Farmacie comunali Asm, sospendere l’iter di vendita»

Farmacia Asm
RIETI - «Sospendere l’iter della vendita delle farmacie comunali. Basta un atto di responsabilità». A pochissimi giorni dall’apertura delle buste...

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RIETI - «Sospendere l’iter della vendita delle farmacie comunali. Basta un atto di responsabilità». A pochissimi giorni dall’apertura delle buste sulla gara europea, il capogruppo di Rieti città futura, Simone Petrangeli, lancia una proposta alla maggioranza in Comune e al board di Asm. «Rivolgiamo un appello - dice a Il Messaggero - agli attuali amministratori di maggioranza del Comune, agli amministratori dell’Asm e ai rispettivi organi di revisione contabili, compresi i tecnici a vario titolo coinvolti, affinché sulla vicenda prevalga senso di responsabilità e senso civico». Il ragionamento dell’ex sindaco è il seguente: «In questo momento storico, in cui in tutto il mondo si discute di come si possa rafforzare il sistema sanitario, è folle pensare di alienare un patrimonio pubblico che potrebbe diventare, ancora di più, presidio pubblico per la salute dei cittadini. Una scelta che non ha giustificazioni e che comprometterà le scelte future del Comune e dell’azienda».

Lo scenario


Per il capogruppo Petrangeli la notizia - pubblicata su queste colonne e mai smentita - che la farmacia di Quattro strade non sarebbe nella piena disponibilità dell’azienda di via dei Donatori di sangue, potrebbe rischiare di invalidare l’iter dell’alienazione dei tre punti vendita. «Una scelta che impoverisce l’Asm, il Comune, la città - sottolinea. - In questi giorni sono diventati di dominio pubblico aspetti amministrativi che mettono in discussione la legittimità della gara pubblica e anche per questo sarebbe necessario sospendere la procedura e chiarire i diversi punti contestati ai quali nessuno ha saputo dare risposte». L’ex sindaco chiede a tutti di mettersi intorno a un tavolo. «Quando si decide di vendere il patrimonio pubblico - continua - la scelta è irreversibile e non si può più tornare indietro. Per questo motivo sono intollerabili scelte affrettate e atti amministrativi pasticciati. Sospendere l’iter di vendita permetterebbe di approfondire ed evitare le conseguenze di tutto ciò». E aggiunge: «Anche se si riuscisse a vendere le farmacie, ma non a liquidare il socio privato, si potrebbe rischiare di non ripubblicizzare l’azienda». E infine arriva la stoccata all’indirizzo di Cicchetti: «La fretta è conseguenza del fatto che il sindaco ha preteso a tutti i costi la pubblicazione della gara per poter giustificare l’ennesima proroga dei servizi, ma di questo non può farne le spese la città».

 

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Il Messaggero