Fara Sabina, trasferimento uffici comunali: Prefettura all'oscuro I cittadini: «Decisione prima del sisma e non temporanea»

Fara Sabina
FARA SABINA - Della delibera 125 con la quale il 22 giugno, la giunta Basilicata ha sancito il trasferimento degli uffici comunali di Fara Sabina capoluogo a Passo Corese, la...

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FARA SABINA - Della delibera 125 con la quale il 22 giugno, la giunta Basilicata ha sancito il trasferimento degli uffici comunali di Fara Sabina capoluogo a Passo Corese, la Prefettura era totalmente all'oscuro. Lo ha appreso da Il Messaggero. «Sulla base della petizione inviata dai cittadini di Fara Sabina che chiedevano lumi sul trasferimento - ha spiegato la dottoressa Maria Tania Pescara, dirigente degli Enti locali della Prefettura di Rieti - abbiamo chiesto spiegazioni al sindaco che non ha fatto alcun riferimento alla delibera di giunta del 22 giugno, di cui non eravamo a conoscenza. Visto che la risposta è più recente della delibera, immaginiamo che ci sia stata un'evoluzione negli intenti del sindaco. Al momento, noi non possiamo fare altro che prendere atto che si tratti di uno spostamento temporaneo, così come sostiene il sindaco quando afferma la necessità di trasferire gli uffici perché la sede comunale sarà interessata dai lavori di miglioramento sismico. Per noi vale questo, perché quando un sindaco scrive al Prefetto vogliamo credere che manifesti le sue reali intenzioni».


I PASSAGGI
Eppure la delibera numero 125 del 22 giugno non è stata revocata. L'atto, conseguente all'avvio del pratiche del predissesto, dispone il trasferimento nella delegazione coresina di protocollo, ufficio cultura e messo comunale, al fine di razionalizzare spazi e risorse. Nulla di temporaneo, nessun riferimento a lavori post terremoto. Ecco perché i cittadini che hanno firmato la petizione inviata al Prefetto, sono saltati dalla sedia a leggere quanto riferito dalla Prefettura.

«Mi permetta di integrare quanto asserito dal primo cittadino per fornire un quadro più chiaro della situazione - si legge in una nuova lettera inviata al Prefetto da Alberto Sacchetti, che si è fatto portavoce dei cittadini di Fara Sabina e chiede ancora aiuto per arrivare a una soluzione. - Il trasferimento è iniziato ampiamente prima del sisma del 2016. E la causa di forza maggiore fornita a giustificazione del trasferimento ci fa supporre che in assenza di tale evento non sarebbe consentita. Inoltre, nell'estate del 2017 è stato bloccato un maldestro tentativo di vendita della sede comunale all'Ater. Lo stesso edificio interessato da lavori di miglioramento sismico attualmente è totalmente agibile. Ricordo poi che qualche decennio fa il commissario prefettizio, nominato a seguito di un vuoto amministrativo, obbligò il facente funzione a riportare l'ufficio tecnico, trasferito a Passo Corese, presso la sede di Fara». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero