Fara Sabina, asilo dismesso ancora nel degrado. Dal centro commerciale fondi da usare

L'ex asilo nido
RIETI - Tornarino ed ex asilo di Talocci: due destini che si incrociano. Alla realizzazione del parco commerciale si lega il futuro dell’ex edificio scolastico dismesso da...

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RIETI - Tornarino ed ex asilo di Talocci: due destini che si incrociano. Alla realizzazione del parco commerciale si lega il futuro dell’ex edificio scolastico dismesso da 14 anni, roso dal degrado e messo in vendita per riappianare il debito del Comune di Fara Sabina. Stando alle carte, che oggi tira fuori il gruppo Fara democratica 20/25, nella convenzione urbanistica del progetto è previsto per l’Ente un contributo straordinario da destinare alla ristrutturazione dell’immobile di Talocci.

L'iter


In questi giorni le procedure di Tornarino, che sorgerà sulla Salaria all’ingresso di Passo Corese, hanno avuto un’importante accelerata, posando le prime e più importanti “pietre” dell’opera: le domande di autorizzazione pervenute da Conad (cooperativa della grande distribuzione organizzata) e McDonald’s (catena di ristoranti fast food). L’iter amministrativo è già in fase avanzata, in più, altre aziende stanno per presentare istanza al Comune per ottenere l’autorizzazione di inizio attività. È attesa quella di Euronics, specializzata in prodotti di elettronica. In questo contesto, Fara democratica 20/25 rispolvera le clausole della convenzione. «Tornarino - spiega la portavoce Federica De Santis - parte da lontano e gli accordi iniziali, risalenti alle amministrazioni dei primi anni duemila, prevedevano un contributo straordinario da parte della società Tornarino a favore del Comune di Fara Sabina. Questo contributo straordinario, confermato anche oggi e stimato in circa 600mila euro, era destinato alla riqualificazione dell’ex asilo comunale di Talocci. La struttura, costituita da uno spazio ampio e immersa nel verde, dal 2007 è inutilizzabile, nonostante l’assessore ai lavori pubblici Giacomo Corradini nel 2014 ne avesse annunciato la trasformazione in centro diurno, con la richiesta di un contributo regionale da 900mila euro. Il progetto - prosegue - non è mai partito e l’ex asilo di Talocci è stato successivamente inserito nel piano di riequilibrio, che scade nel 2021: quindi nella lista degli immobili in vendita. Crediamo che il progetto per la riqualificazione della struttura con il contributo straordinario, previsto dall’allora giunta Mazzeo, sia ancora valido e di primaria importanza. Nel corso degli anni, frazioni come Talocci e Corese Terra hanno perso presidi essenziali e con essi anche la prospettiva di crescita, per questo, crediamo che il rilancio delle frazioni debba passare inevitabilmente per la riqualificazione dei servizi primari. Ci auguriamo, dunque - conclude De Santis - che l’attuale amministrazione dia seguito a quel progetto o, diversamente, ci dica a cosa destinare l’importante somma stanziata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero