Fara Sabina, Federazione Pd-Cinque stelle più vicina

Gabriele Lorenzoni
RIETI - Nel centrosinistra farense si va verso la federazione tra Pd e Cinque stelle che, qualora vada in porto, si concretizzerà nell’allargamento della coalizione...

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RIETI - Nel centrosinistra farense si va verso la federazione tra Pd e Cinque stelle che, qualora vada in porto, si concretizzerà nell’allargamento della coalizione di FaraMerita con i pentastellati. La regia è regional-nazionale perché l’accordo in un comune cruciale come Fara Sabina si configurerebbe con un esperimento politico per sondare la tenuta dell’alleanza. «A Fara negli ultimi nove anni hanno governato altri, quindi l’idea di creare una federazione di forze alternative può stare in piedi, più larga essa sia - esordisce il deputato grillino, Gabriele Lorenzoni. - Ognuno farà le sue valutazioni e se ne trarranno le conseguenze. Ci saranno altri incontri con il Pd per tentare di chiudere. Fara Sabina è la seconda città più grande della provincia, la federazione potrebbe rappresentare un tentativo di fare qualcosa di nuovo. Dall’altra parte c’è una forza spaccata invece qui l’alternativa sarebbe unita e quindi più credibile. Se si chiuderà accadrà tra pochi giorni». Alle voci che danno tutto per fatto, Lorenzoni risponde frenando. «Sono realista e pragmatico - spiega - non mi esalto. Preferirei andare da solo e vincere, ma poi bisogna fare i conti con la realtà e capire cosa si può fare nei singoli paesi a seconda di situazioni e contesto. Stiamo lavorando e l’esito può essere variabile, non è stato ancora deciso nulla: quando ci sarà una decisione verrà ufficializzata». Al buon fine dell’accordo concorre il rispetto di alcune condizioni. «A noi interessa che in caso di vittoria ci sia un posto in giunta assicurato per i Cinque stelle», anticipa. Mentre sul nome del candidato sindaco è meno perentorio. Anche perché nella coalizione di FaraMerita quello del dirigente medico della Asl di Rieti sta incontrando non poche difficoltà a passare: la maggior parte delle forze sembrano contrarie. Non è una novità visto il numero di nomi bruciati e non è nemmeno una bella notizia, perché presuppone l’avvio di una nuova ricerca a meno di 20 giorni dalla presentazione delle liste. «Sul nome di Fabrizio Colangeli - chiarisce Lorenzoni - c’è una prima intesa ma non è detto che per forza debba essere lui perché se sul tavolo dovesse uscire fuori un nome terzo, che possa essere garante di queste forze, siamo disponibili a valutarlo. Fuori da etichette partitiche: perché ognuno ha messo il veto su quello degli altri quindi l’unico modo è cercarne uno da fuori».


L'esito

Sembra intanto definitivo che la lista unica con il Ponte non si farà. A onor di cronaca, la candidata sindaco Daniela Simonetti è convintamente ferma sulle posizioni dichiarate settimane addietro circa la necessità di non poter snaturare un progetto nato e avviato da tempo ma, sebbene fuori tempo massimo, alcune forze politiche l’hanno tentata fino a qualche ora fa. Da alcuni partiti presenti all’interno di FaraMerita ai Cinque stelle fino anche a Italia Viva che, pur non avendo circoli e presenze sul territorio, da giorni lancia moniti er l’unità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero