Fara Sabina, mensa al via dal mercoledì 4 ottobre Spese in base al reddito

Una mensa
FARA SABINA - Mercoledì 4 ottobre partirà il servizio di mensa scolastica. Si pagherà in base alle fasce di reddito e non prevederà più...

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FARA SABINA - Mercoledì 4 ottobre partirà il servizio di mensa scolastica. Si pagherà in base alle fasce di reddito e non prevederà più l'utilizzo di prodotti biologici (introdotti ad aprile) e l'uso dei piatti di ceramica (previsto da quest'anno). Da giorni, i genitori stavano chiedendo informazioni a scuola, Comune e Cirfood sull'attivazione della mensa. Notizie pubblicate sui siti istituzionali di Comune e istituto comprensivo nel pomeriggio di ieri. Nell'avviso, oltre alla data di inizio del servizio vengono finalmente specificate le modalità di pagamento del pasto.


COSTI E MODALITA'

Il costo viene differenziato in base alle fasce di reddito Isee. Ne sono state create quattro: da 0 a 10mila euro ogni pasto costerà 3 euro e 15 centesimi, da 10mila a 20mila, 3 euro e 65 centesimi, da 20mila a 30mila si pagherà 4 euro e 15 e oltre i 30mila 4 euro e 65. Mentre chi ha altri figli che usufruiscono della mensa potrà godere della riduzione del 20% per il secondo figlio e del 30% per il terzo, che verrà applicata a tutti gli utenti indipendentemente dalla presentazione dell'Isee. La necessità di rivedere e aumentare i costi della mensa è conseguente alla necessità che l'Ente, in seguito del predissesto, ha di risparmiare. Inizialmente la giunta Basilicata aveva deciso di fare coprire interamente i costi dei buoni pasto agli utenti, che avrebbero dovuto sborsare 5 e uro e 15 al giorno. Una scelta che aveva suscitato le ire delle famiglie e spinto l'amministrazione a correre ai ripari. Una corsa contro il tempo che ha inevitabilmente fatto slittare la data di inizio del servizio. In questi giorni si sono susseguiti incontri con la Cirfood per addivenire ad un accordo in base al quale il costo intero del pasto è stato abbassato da 5 euro e 15 a 4 euro e 65, a scapito però del pacchetto di migliorie che una volta aggiudicata la nuova gara, la ditta aveva introdotto. Resta l'olio extravergine d'oliva, ma non verranno più utilizzati i prodotti biologici e si continueranno ad usare piatti, bicchieri e forchette di plastica. Eventualità che nel corso della riunione tra Comune e genitori era stata presentata come possibilità per abbattere i costi, e di conseguenza accolta, da chi meglio e da chi peggio, dai presenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero