Fara Sabina: «Cani non trasferiti» ma non c'è risposta alle domande

Il Consiglio di Fara Sabina
FARA SABINA - «I cani non verranno assolutamente spostati a 600 chilometri». Parola del sindaco Davide Basilicata (nella foto). Eppure l'aggiudicazione definitiva...

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FARA SABINA - «I cani non verranno assolutamente spostati a 600 chilometri». Parola del sindaco Davide Basilicata (nella foto). Eppure l'aggiudicazione definitiva per il servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi è stata fatta e il canile di Matera, Argo srl, sta aspettando di firmare il contratto. Nessun atto, ad oggi, afferma il contrario. Nonostante ciò, secondo il primo cittadino, i cani non verranno trasferiti. Lo sostiene in una nota, preparata per facebook e che la segretaria di staff si è limitata a copiare e incollare, inviandola a Il Messaggero in luogo di un'intervista che la testata ha formalmente richiesto. La cui accettazione da parte di Basilicata, dopo aver sostenuto per mesi che la stampa «brutta e cattiva» non voleva ascoltarlo, appariva scontata. Invece, no. «Vi ringraziamo - ha scritto alla redazione - per l'interessamento ma sulla questione inerente l'affidamento del servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi, il sindaco Basilicata ha rilasciato dichiarazione ufficiale (su facebook, ndr) per chiarire la vicenda». Tradotto, avete fatto bene a chiedere, tanto non rispondiamo. La segretaria di staff via sms è stata ancora più esplicita: «La nostra posizione è questa, pertanto potete ritenere valida la nota». Validissima, se sono non fosse unilaterale, deputata a strappare qualche mi piace e lontana dal fornire informazioni che tutti i cittadini necessitano di conoscere. Eppure le domande non erano di difficile svolgimento. Certo obbligavano il sindaco di andare sul concreto. Pratica che non gli viene tanto facile ultimamente.


LA RICHIESTA

Avevamo chiesto in che modo pensa di tenere fede alla promessa di non trasferire i cani e come l'anomala dichiarazione dell'assessore Trambusti circa la certezza di revocare la gara possa essere perseguita, senza essere impugnata dalla ditta vincitrice. E ancora: perché fino ad oggi l'atto di indirizzo della giunta non è stato prodotto? Inoltre, avendo la ditta Argo srl superato con successo le verifiche attuate dall'Ente, in seguito all'anomalia generata dal forte ribasso, su quali basi il Comune può revocargli l'aggiudicazione? Abbiamo chiesto di sapere anche se i cani, fino alla risoluzione della vicenda, resteranno a Stroncone e se è vero che il Comune si è impegnato con le associazioni del luogo, individuando anche un'area, per realizzare un canile comunale dove accudire i cani attualmente a Stroncone. Gli interrogativi restano. Ma adesso? Basilicata che ha scientemente deciso di non rispondere, a chi addosserà la colpa? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero