Fara Sabina, altra tegola per le casse comunali: decreto ingiuntivo di 728mila euro

Il Consiglio di Fara Sabina
FARA SABINA - Una nuova tegola cade sul Comune di Fara Sabina. Dove, lunedì scorso, è stato notificato un decreto ingiuntivo per il pagamento di circa 728mila euro,...

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FARA SABINA - Una nuova tegola cade sul Comune di Fara Sabina. Dove, lunedì scorso, è stato notificato un decreto ingiuntivo per il pagamento di circa 728mila euro, cui si devono aggiungere interessi e spese del procedimento.


Il decreto è stato emesso il 10 agosto dal tribunale di Rieti, con un provvedimento del giudice Enrica Ciocca che ingiunge l'Ente a liquidare la somma alla Banca Farmafactoring spa. La società in questione ha, infatti, acquistato il credito da Acea Ato 2 e Eni spa che ha ceduto le fatture insolute così da rientrare delle somme dovute. Di conseguenza, la Farmafactoring, entrata in possesso del credito, si è attivata per ottenere il pagamento delle fatture insolute.

IL PERCORSO
Il primo passo è stato quello di scrivere al Comune per sollecitare la liquidazione della cifra spettante. La lettera, inviata tramite posta certificata, è datata 21 marzo 2017. Missiva alla quale il Comune non ha risposto, inducendo la società di factorig (specializzata nell'anticipazione di credito bancario in caso di fatture) a fare appello al tribunale di Rieti.

La procedura è iniziata il 30 novembre 2016. Il 10 dicembre dello stesso anno, il giudice Ciocca ha chiesto una serie di documenti ad integrazione dell'istanza di decreto ingiuntivo. Documenti forniti dalla Farmafactoring che certificavano l'esistenza di fatture per l'erogazione di beni e servizi al Comune di Fara Sabina da parte di Acea Ato 2 e Eni spa che, poiché insolute, erano state cedute alla società.

A fronte della documentazione presentata, il giudice ha emesso, un mese fa, il decreto ingiuntivo. Per il quale, pur potendo presentare opposizione, il Comune dovrà a stretto giro provvedere a pagare. La somma non è di poco conto e la situazione rischia di peggiorare perché altre ditte che attendono da mesi di essere pagate. Alcune hanno già presentato decreti ingiuntivi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero