Rieti, Fara Sabina, confermati aumenti della mensa e chiesta modifica contratto Nessuna copertura del servizio a seguito del predissesto

Il sindaco Davide Basilicata
RIETI - Nonostante le rassicurazioni fatte circolare in ambito scolastico dal sindaco Davide Basilicata e dal vicesindaco Roberta Cuneo, e ribaltate sui vari gruppi social dei...

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RIETI - Nonostante le rassicurazioni fatte circolare in ambito scolastico dal sindaco Davide Basilicata e dal vicesindaco Roberta Cuneo, e ribaltate sui vari gruppi social dei genitori, circa la possibilità di rivedere gli altissimi costi della mensa scolastica, gli aumenti ci saranno. E, checché ne dica il sindaco, sono figli di quella procedura di riequilibrio finanziario che non solo ha portato all’innalzamento della mensa scolastica, ma ha messo in condizione l’Ente di comunicare alla ditta Cirfood che gestisce il servizio che «il contratto dovrà essere necessariamente essere oggetto di una modifica delle condizioni previste dagli atti di gara e nella proposta tecnica presentata ed oggetto di aggiudicazione». Lo si legge nella lettera inviata dal Comune, il 27 giugno, alla ditta.


«Si comunica che il Comune  – recita il documento - ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario. Conseguentemente questo Ente è tenuto a procedere alla rettifica degli stanziamenti di previsione inerenti ogni forma di spesa non strettamente connessa all’erogazione dei servizi essenziali e obbligatori per legge». Inoltre, prosegue il documento, «la Giunta ha approvato le tariffe per il servizio di refezione scolastica, stabilendo che l’onere del pagamento delle stesse debba far carico interamente all’utente per un importo totale di 5 euro e 15 centesimi a pasto. Conseguentemente è stato approvato il bilancio di previsione che non prevede alcuna copertura del servizio a carico del Comune a far data da settembre 2017 e per i successivi anni. Per questi motivi - continua ancora la lettera – non è stato possibile procedere alla stipula del contratto, in primis per la mancanza di copertura finanziaria a partire da settembre 2017».


Questo dicono gli atti ufficiali. A causa del debito da 10milioni di euro, all’inizio del nuovo anno, le famiglie che hanno i figli che quotidianamente mangiano a scuola, passeranno da 60 euro mensili a 105. E le parole se le porta via il vento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero