Fara Sabina, casa inadatta per persone con invalidità: famiglia non riesce ad avere alternative

Canneto
RIETI - Vivono in un alloggio popolare nel complesso Ater di Canneto, nel comune di Fara Sabina, ma da tempo quell’appartamento non è più adatto alle esigenze...

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RIETI - Vivono in un alloggio popolare nel complesso Ater di Canneto, nel comune di Fara Sabina, ma da tempo quell’appartamento non è più adatto alle esigenze della famiglia, composta da mamma - la signora Stefania - e da due figli, entrambi con disabilità. Così, invece, di essere accogliente come una casa dovrebbe essere, per Stefania e i suoi figli quelle mura sono diventate una gabbia. «Che questa abitazione non fosse adatta alle esigenze della nostra famiglia, visto le problematiche che abbiamo, era già emerso quando si è sentito male mio marito, che oggi non c’è più - racconta Stefania. - I soccorritori trovarono tantissime difficoltà a intervenire e dovettero arrivare i vigili del fuoco per riuscire a fare uscire di casa mio marito. Le camere da letto sono al piano di sopra e per andarci si deve passare da una scala strettissima di soli 60 centimetri, per giunta fatta a gomito. Una situazione ormai insostenibile, visto che entrambi i miei figli hanno un’invalidità». La goccia che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione della signora Stefania è stato un incidente domestico accaduto a fine giugno a uno dei ragazzi. «Il bagno pure è invivibile - continua la signora - e quando mio figlio, invalido, è caduto, senza riuscire nemmeno a rialzarsi e rimanendo dolorante per giorni, non ce l’ho fatta più. Ho subito inviato la domanda per ottenere il cambio di alloggio, alla quale non ho neanche ricevuto risposta. A quel punto, ho deciso di telefonare e la persona che mi ha risposto, tra l’altro in maniera molto sgarbata, si è limitata a dirmi che non c’erano alloggi liberi. Eppure gira voce che a Borgo Quinzio ce ne sia uno sfitto da tre mesi».

La risposta dell'Ater


Contattata da Il Messaggero, l’Ater di Rieti conferma l’assenza momentanea di alloggi sul territorio comunale, ma apre uno spiraglio. «Attualmente a Fara - spiegano dall’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica di Rieti - c’è solo un appartamento libero a Prime Case, che è però soggetto a lavori di manutenzione. Quando saranno ultimati si potrà avviare la procedura di mobilità, valutando, come sempre, le caratteristiche dell’alloggio e i requisiti dei richiedenti». Insomma, questa sembra essere l’unica possibilità per Stefania e i suoi figli. Ma non è immediata, bensì legata ai tempi del completamento delle opere di riqualificazione dell’alloggio che, come avviene spesso, non coincidono con le esigenze delle persone, specie se fragili.

 

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Il Messaggero