Rieti, il maxi buco nel bilancio di Fara costringe il Comune ad aumentare il costo delle tasse e dei servizi

Il sindaco di Fara Sabina Davide Basilicata
RIETI - E’ una lettera inviata dalla segretaria comunale Manuela De Alfieri a tutti i capi settori dell’Ente a confermare l’imminente innalzamento delle tariffe...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - E’ una lettera inviata dalla segretaria comunale Manuela De Alfieri a tutti i capi settori dell’Ente a confermare l’imminente innalzamento delle tariffe per i cittadini farensi. Diretta conseguenza del buco da circa 7 milioni e 735 mila euro emerso nel bilancio del secondo comune della provincia.


Le disposizioni della segretaria arrivano in vista dell’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario, meglio nota come predissesto, che, se accolta da ministero e Corte dei conti, durerà 10 anni e servirà a coprire l’ulteriore buco di circa 3 milioni e 100 mila euro. Che unito a quello da 4 milioni e 61 0mila euro dato dal riaccertamento straordinario dei residui da ripianare, sempre con l’ok di ministero e Corte dei conti, in 30 anni, ha fatto lievitare il debito dell’Ente a 7 milioni e 735 mila euro.

Ripianarlo significherà anzitutto, per il Comune, sostenere una rata complessiva, che i primi 10 anni, ammonterà a circa 450 mila euro. Alla luce del piano, la segretaria ha invitato i funzionari a capo delle varie aree a rideterminare le tariffe dei servizi a domanda individuale e il piano economico finanziario del servizio di igiene urbana 2017 per fare in modo che venga garantita l’integrale copertura dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti. Tradotto, il servizio dovrà essere totalmente a carico del contribuente e, di conseguenza, è destinato ad aumentare. Come stabilito dall’articolo 243 bis del Tuel, infatti, un piano di riequilibrio finanziario deve «assicurare il prefissato graduale riequilibrio finanziario».


E per fare ciò il Comune «può deliberare aliquote e tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita, anche in deroga ad eventuali limitazioni disposte dalla legislazione vigente». Inoltre, ha delle regole ferree da rispettare. Ovvero: «è soggetto a controlli centrali in materia di copertura di costo di alcuni servizi ed è tenuto ad assicurare la copertura della gestione dei servizi a domanda individuale». Nel caso dei rifiuti e dell’acqua, la legge dispone, infine, che «l’Ente è tenuto ad assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto». Non è una bella prospettiva.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero