Rieti, fratelli Fabiani: la partita diventa affare di famiglia

I fratelli Fabiani
RIETI - Il calcio è un affare di famiglia, a Rieti più che mai. Domenica prossima, nel girone B del campionato di Prima categoria, si troveranno di fronte due fratelli, Gianluca...

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RIETI - Il calcio è un affare di famiglia, a Rieti più che mai. Domenica prossima, nel girone B del campionato di Prima categoria, si troveranno di fronte due fratelli, Gianluca e Costantino Fabiani, allenatori, rispettivamente, di Contigliano e Capradosso. Le parentele nel calcio reatino sono tante e non è difficile vedere sui campi padri che allenano i figli, padri contro figli, ma anche fratelli che giocano insieme e, forse, anche più spesso, fratelli contro. Stavolta, c'è un pizzico di curiosità in più, per via della lunga storia calcistica che lega i fratelli Fabiani tra di loro, visto che ne hanno passate tante insieme e, per la prima volta, si ritrovano contro.


La parola a Costantino Fabiani, classe '70, attualmente tecnico del Capradosso: «Ogni volta che io e mio fratello abbiamo giocato insieme, abbiamo vinto qualcosa - ricorda - partendo dal 2001 con il Centro Italia, passando per la Sorianese nel 2004 per poi concludere alla grande con il Rieti nel 2005. Nel 2012, l'ho avuto come giocatore con il Centro Italia e abbiamo conquistato la coppa Lazio di Promozione. Inutile dire che ci conosciamo benissimo, siamo due tecnici della nuova generazione, che hanno la stessa idea di calcio. Secondo me, lui domenica parte favorito, è ancora giocatore e, diciamo, se la suona e se la canta. Prima della partita andremo a pranzo insieme da mamma, poi nostro padre (Marino, storico tifoso reatino) deciderà per quale fratello tifare: se tiferà per me lo accompagnerò io al campo, altrimenti sarà compito di Gianluca».

La risposta di Gianluca Fabiani, classe '76, da quest'anno alla guida del Contigliano: «Il favorito della sfida, secondo me, è lui - ribatte - sia perché ha più esperienza di me, sia perché la sua squadra ha altri obiettivi rispetto alla mia. Sono praticamente al mio primo vero anno da allenatore, spesso mi capita di ragionare come giocatore e in questo devo migliorare: domenica, mi piacerebbe proprio scendere in campo. Insieme, ci siamo tolti parecchie soddisfazioni ma, per me, la vittoria del campionato Interregionale le supera tutte, un gruppo stupendo che ha fatto qualcosa di storico. Per domenica, avrò un tifoso speciale: ho chiesto al figlio di Costantino (Marco, 7 anni) per chi avrebbe tifato e lui ha detto di tifare per me. Una bella soddisfazione».


Tornando alla sfida di campionato, da un punto di vista strettamente calcistico, in palio ci saranno punti davvero pesanti, soprattutto per il Capradosso, che punta deciso al salto di categoria e non vuole più commettere passi falsi: la vetta occupata dal Podium è distante solo un punto. Occhio però al Contigliano, che si sta rivelando squadra molto ostica per tutti e, soprattutto, specializzata nel fermare le grandi: chiedere per conferma a Passo Corese 1999 e Salto Cicolano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero