RIETI - Le esenzioni dal ticket per i terremotati mandano in tilt le casse della Regione e la Asl di Rieti dice stop: da ieri il fatidico codice «T16», introdotto il 30 agosto...
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IL PERCORSO
Che cosa è successo lo si evince da un'allarmata lettera della Regione alla direzione generale della Asl reatina: con l'estensione anche ai Comuni di Rieti, Poggio Bustone, Cantalice, Rivodutri e Cittaducale dell'esenzione dal ticket per visite specialistiche e spese farmaceutiche (decretato dalla stessa Regione il 24 febbraio scorso in seguito al sisma del 18 gennaio) si è registrato un numero molto elevato di rilascio di «T16», «con relativo improvviso e ingiustificato incremento della spesa farmaceutica», pur nel brevissimo lasso di tempo di entrata in vigore del provvedimento (meno di un mese, ndr). E così la Regione è corsa ai ripari, cercando di «limitare l'applicazione dei benefici alle sole persone che abbiano effettiva necessità» e contrastando quelli che considera «comportamenti opportunistici» di tutti gli altri. E in attesa di un nuovo decreto del commissario ad acta che rettifichi il precedente ha invitato la direzione della Asl di Rieti a sospendere il rilascio delle esenzioni e a prepararsi a revocare quelle già concesse «a titolari non aventi realmente diritto».
GLI OSTACOLI
Un testacoda vero e proprio, difficile da governare sul piano amministrativo (i codici «T16» fin qui rilasciati ai residenti nei 15 comuni del cratere dovranno essere revisionati?) e tutto da spiegare ai cittadini. Discorso analogo per la quota di compartecipazione alle rette di case di riposo e strutture semi residenziali per anziani e disabili. Un pasticcio amministrativo - e un salasso economico per la sanità laziale quello delle esenzioni che rimanda al problema più generale di quali misure straordinarie post terremoto riconoscere e a quali comuni. Se le spese sanitarie potevano essere un primo banco di prova, il banco è saltato in meno di un mese e già si corre ai ripari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero