Rieti, Enterprise: le risposte ai lavoratori non arrivano

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RIETI - Tre anni di promesse, speranze e, al momento, delusioni. E’ il caso della Enterprise, un tempo eccellenza nel campo della progettazione, l’assemblaggio e il...

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RIETI - Tre anni di promesse, speranze e, al momento, delusioni. E’ il caso della Enterprise, un tempo eccellenza nel campo della progettazione, l’assemblaggio e il collaudo di schede e dispositivi elettronici, ma con la liquidazione decisa nella primavera del 2013, quando contava una cinquantina di addetti. E da quasi tre anni, i lavoratori sono senza occupazione e senza soldi, in una vicenda che sembra essersi arenata in tribunale.


LA SITUAZIONE
A riaccendere i riflettori è la Fiom Cgil Rieti. «La situazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Enterprise è diventata paradossale - sottolinea il suo segretario Luigi D’Antonio. - Dopo essere stati licenziati alla fine del 2014, con un accordo che vedeva l’impegno del Gruppo Angelantoni, proprietario della Enterprise, a trovare una soluzione occupazionale all’interno del Gruppo e al pagamento di tutte le competenze dovute, siamo arrivati al 2016 con i lavoratori che sono rimasti senza lavoro e senza i dovuti pagamenti». In mezzo, le promesse, la nascita della New Enterprise poi rivelatasi effimera, gli incontri al ministero, ma senza risultati concreti, come purtroppo avvenuto in altre vertenze che hanno coinvolto ex grandi gruppi operanti nel Reatino. «L’azienda, dopo aver attivato la procedura di liquidazione - prosegue D’Antonio - con il conseguente licenziamento di tutti dipendenti, non avendo più le condizioni per fare fronte alla liquidazione, è ricorsa alla richiesta di concordato preventivo presso il tribunale di Rieti, dal 10 Aprile 2015. Nonostante tutto questo tempo e nonostante le numerose sollecitazioni, siamo arrivati ad oggi, senza avere nessuna risposta e con le lavoratrici ed i lavoratori che sono ancora in attesa di quanto loro dovuto».

LA RICHIESTA

La società aveva iniziato l’attività a Rieti nel 1990 e per oltre vent’anni ha rappresentato uno dei fiori all’occhiello del territorio. Il triennio di crisi, senza soluzioni concrete, ha di fatto portato la vertenza su un binario morto. «Riteniamo questa situazione che si è creata inaccettabile - conclude D’Antonio - ed invitiamo il Gruppo Angelantoni a sollecitare il tribunale di Rieti per dare le dovute risposte. Capiamo i problemi che può avere il tribunale, ma questi non possono ricadere sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori della Enterprise. Nei prossimi giorni faremo un’assemblea per decidere insieme ai lavoratori le iniziative per avere il prima possibile delle risposte e sbloccare tale situazione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero