Oggi le commemorazioni degli eccidi di Leonessa e del monte Tancia: anche nel 1944 il 7 aprile era il venerdì santo

Il monumento
RIETI - Era Venerdì Santo, come oggi, il 7 aprile del 1944, quando fu scritta una delle pagine più tristi della storia della Sabina, con gli eccidi nazisti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Era Venerdì Santo, come oggi, il 7 aprile del 1944, quando fu scritta una delle pagine più tristi della storia della Sabina, con gli eccidi nazisti perpetrati il 7 aprile di 79 anni fa nei confronti, soprattutto di civili inermi, a Leonessa e sul Monte Tancia. Oggi le commemorazioni e il ricordo.

A Leonessa, che pagò un prezzo altissimo in fatto di vite umane, i caduti, la maggior parte giovani, furono 51. Dalla domenica delle Palme fino al 7 aprile del ’44 Leonessa fu attraversata da un’ondata di violenza, deportazioni, saccheggi e morte che caratterizzò l’operazione tedesca “Uovo di Pasqua”, che culminò dopo le altre uccisioni proprio il 7 aprile con la cattura di 23 giovani che dalla piazza furono portati poi fuori dal paese alle pendici del Monte Tilia e giustiziati. A Leonessa appuntamento per le commemorazioni questa mattina sul sagrato della Chiesa San Francesco, poi la messa nella Chiesa di San Pietro e il corteo sul luogo della strage e a seguire la commemorazione al Sacrario da parte del sindaco Gianluca Gizzi, il Picchetto d’Onore del Reggimento Trasmissioni del Battaglione “Leonessa” di Civitavecchia e la deposizione della corona d’alloro. I messaggi e i discorsi delle autorità chiuderanno questa prima parte. Si andrà poi a deporre le corone d’alloro negli altri posti dove avvennero gli eccidi: Villa Gizzi, Villa Carmine, Cumulata e Ponte Riovalle.

Sul Monte Tancia in Sabina, dopo l’impari battaglia dell’Arcucciola con 15 partigiani uccisi dall’esercito tedesco, il 7 aprile del '44 si contarono altre diciotto vittime, soprattutto donne, anche in stato di gravidanza, e bambini, dalla rappresaglia tedesca dopo che fu ritrovato alcuni giorni prima un loro ufficiale morto sul Tancia. La mattina del 7 aprile del 1944 i tedeschi misero a ferro e fuoco i casali sul Tancia portando con loro donne anziani e bambini nel chiaro intento di attirare anche gli uomini che di buon ora erano già nei campi e al seguito dei pascoli. Da lì a breve le raffiche dei mitra iniziarono a profanare i riti del Venerdì Santo del ’44 mietendo vittime inermi con esecuzioni sommarie. Furono decimate famiglie intere. Questa mattina saliranno all’Arcucciola e poi al Monumento ai Caduti i sindaci di Monte San Giovanni e di Poggio Mirteto con le loro delegazioni, le associazioni, l’Anpi e i parenti delle vittime. La messa nella Chiesa di Sant’Angelo poi le deposizioni delle corone d’alloro col ricordo di ciò che avvenne sulle montagne sabine 79 anni fa

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero