Rieti, spaccio di droga: condannata una coppia. L'uomo aggredì una donna in piazza Cavour

Polizia
RIETI - Era già finito nei guai a causa di un video, divenuto poi virale attraverso i social (pubblicato su “welcome to favelas”), in cui picchiava e...

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RIETI - Era già finito nei guai a causa di un video, divenuto poi virale attraverso i social (pubblicato su “welcome to favelas”), in cui picchiava e strattonava la compagna al capolinea degli autobus della centralissima piazza Cavour a Rieti, il 6 giugno del 2021. Ora, per totalmente altri episodi, legati a reati inerenti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condannato dal tribunale di Rieti. Condanna a quattro anni e 3 mesi di reclusione per il nigeriano N.H. e a 8 mesi per la compagna, una donna 30enne reatina, accogliendo la tesi accusatoria del pubblico ministero Edoardo Capizzi.

La vicenda. Le due persone, già note alle forze dell’ordine di Rieti, erano finite nella rete di un’operazione antidroga condotta dalla squadra mobile di Rieti, relativa ad episodi di spaccio droga in città, in particolare di eroina. A seguito di una serrata attività investigativa, gli agenti della sezione antidroga della questura di Rieti erano riusciti a risalire ai responsabili. Quindi, il relativo processo e la sentenza di candanna.

La storia. La coppia, nel giugno dello scorso anno, era stata filmata da alcuni giovani reatini mentre il nigeriano picchiava, spintonava a terra e strattonava la propria compagna, fino al sollevarla di peso e, tenendola in braccio, aveva attraversato la strada in direzione piazza Migliorini, nel quartiere Borgo Sant’Antonio, in pieno giorno, tra l’indifferenza di automobilisti e passanti. Sul posto era intervenuta una volante della polizia di Stato. Gli agenti avevano successivamente ascoltato la testimonianza della donna aggredita che, pur confermando l’episodio, negava ogni forma di reiterazione delle violenze, senza tuttavia convincere gli investigatori, che avevano già accertato l’esistenza di precedenti interventi della squadra volante, in occasione di violente liti avvenute nei giorni precedenti e richiesti dalla donna e da alcuni passanti che avevano udito delle grida provenire dal loro appartamento. Le testimonianze raccolte poi dal personale della squadra mobile avevano confermato continui episodi di violenze nei confronti della donna da parte del cittadino nigeriano che, in quell’occasione, era stato denunciato a piede libero alla locale autorità giudiziaria. Qualche settimana dopo, era finito in manette in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

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Il Messaggero