RIETI - Arrivava anche a Rieti una parte della droga sequestata in una vista operazione dei carabinieri, che ha coinvolto numerose provice e la Guardia Civil della Spagna. ...
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«Questa operazione dimostra ancora una volta come la droga sia il motore delle Mafie». Così il comandate Provinciale dei Carabinieri di Roma, Antonio De Vita, nel corso della conferenza stampa nella quale sono stati illustrati i dettagli della vasta operazione che, questa mattina, ha portato all'esecuzione di 46 arresti nell'ambito di una inchiesta su due diversi gruppi criminali dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli indagati, otto dei quali sottoposti ad obbligo di firma, sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti con l'aggravante delle modalità mafiose, cessione e detenzione di spaccio di droga. L'inchiesta, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, è stata condotta dai carabinieri del Comando Provinciale, in collaborazione con l'Uco della Guardia Civil spagnola, ha toccato Roma, Napoli, Reggio Calabria, Spoleto, Rieti, la Spagna e Panama. Le attività investigative hanno consentito di ricostruire le dinamiche criminali dell'organizzazione diretta da Costantino Sgambati nonché di identificare gli appartenenti al
sodalizio investigato, dediti al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marjuana ed hashish. Con gli arresti odierni si chiude un capitolo della storia del narcotraffico romano, che ha portato alla luce l'esistenza di organizzazioni strutturate nel traffico di droga nella Capitale, collegate a realtà delinquenziali di
natura 'ndranghetista che nel tempo hanno trovato terreno fertile a Roma e provincia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero