Rieti, carta Postepay clonata: due denunciati dalla polizia

Polizia
RIETI - Gli Agenti del Posto di Polizia di Passo Corese hanno denunciato in stato di libertà il cittadino del Bangladesh B.M. del 1967 e M.L., del 1979, residente a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Gli Agenti del Posto di Polizia di Passo Corese hanno denunciato in stato di libertà il cittadino del Bangladesh B.M. del 1967 e M.L., del 1979, residente a Lecce, poiché resisi responsabili di frode informatica attuata mediante la clonazione di una carta di debito PostePay Evolution.

Gli Agenti della Polizia di Stato, dopo aver ricevuto la notizia che un uomo, residente in Sabina, aveva notato alcuni ammanchi di denaro, per quasi 3000 euro, dalla propria carta di debito PostePay Evolution, hanno avviato le indagini volte a verificare eventuali illeciti e recuperare la somma di denaro sparita dal proprio conto bancario.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che sulla carta di debito dell’ignaro sabino erano transitate numerose operazioni bancarie relative a trasferimenti di fondi verso conti di gioco BET365 e LOTTOMATICA.

Da tali conti di gioco, poi, il denaro è stato dirottato in due conti bancari che gli Agenti della Polizia di Stato hanno individuato essere di pertinenza di un cittadino residente in Bangladesh, identificato per B.M., di 54 anni, e di un uomo residente a Lecce, identificato per M.L., di 42 anni.

I due responsabili, pertanto, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno rispondere della frode informatica commessa.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero