Delusione Kienergia per il ko in gara 1 con Biella. Foto. Rossi: «Abbiamo pagato lungo periodo di assenze»

La delusione della Kienergia (foto Meloccaro)
RIETI - «Ai ragazzi va un grosso ringraziamento: non è facile scendere in campo dopo quello che abbiamo passato e dopo un mese senza giocare. Il primo tempo è...

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RIETI - «Ai ragazzi va un grosso ringraziamento: non è facile scendere in campo dopo quello che abbiamo passato e dopo un mese senza giocare. Il primo tempo è stato un po' lo specchio della nostra situazione». Coach Alessandro Rossi a fine gara ha il volto tirato, ma parla in maniera chiara. Evita di commentare gli ultimi due fischi arbitrali che hanno condizionato gara uno di playout tra la sua Kienergia e Biella, creando polemiche forti per come è maturato il 70-74 che porta i piemontesi sull'1-0 nella serie.

«Sicuramente un grosso ringraziamento va ai ragazzi - ha detto Rossi - che scendono in campo in condizioni in cui non possono sostenere queste gare a questa intensità. Sanguinetti ha avuto crisi respiratoria e Sabatino ha vomitato di continuo nell'ultimo quarto. Ci abbiamo messo 20’ per capire tipo di clima e partita, ma era normale perché siamo fuori ritmo da oltre un mese ed è normale avere un gap da colmare così. I ragazzi sono stati bravi a reagire e a dimostrare che ci credevano fino in fondo. Nel primo tempo ci siamo accontentati troppo di tirare, ma quei minuti sono un po’ lo specchio di quello che siamo. Nel secondo tempo abbiamo concesso pochi canestri facili. Eravamo quasi riusciti a recuperare, ci avevamo creduto ma siamo stati condannati da episodi».

Il tecnico si è concentrato sulla capacità dei suoi di risalire dal -25, arrivando al sorpasso e al +3 a 22" dalla fine. Peccato per quel primo tempo che ha condannato i reatini. «Non me la sento di dare colpe ai ragazzi per il primo tempo - ha aggiunto Rossi - perché, come ho detto, non giochiamo da un mese. E’ chiaro che abbiamo sbagliato l’approccio, poi abbiamo corretto in maniera drastica il modo di affrontare gli avversari. Il 2/18 da 3, per il livello dei tiri costruiti, ci può stare e abbiamo pagato caro quelle percentuali. Ora cerchiamo di ripartire dagli ultimi 20’ e cerchiamo di tutelare i ragazzi usciti allo stremo per ripartire in gara 2».   

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Il Messaggero